Mercoledì 31 maggio 2023, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto una affollatissima riunione conviviale nella splendida cornice di Palazzo Pallavicino, sul tema:
LE OPPORTUNITÀ ed I RISCHI DI UNO SHIPPING “GLOCAL”
L’evento è iniziato alle 19.00 e dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i presenti, presentando due nuovi Soci (Avv. Francesco Gastaldi e Cap. Manuel Mariotti) ai quali è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club. Ha poi lasciato la parola al Consigliere Stefano Balleari e all’Assessore Francesco Maresca, i quali hanno portato rispettivamente i saluti istituzionali della Regione Liguria e del Comune di Genova.
L’incontro, a cui hanno partecipato soci ed invitati appartenenti a numerosissime categorie, ha visto come relatore STEFANO MESSINA, Presidente di Assarmatori e Vice Presidente Esecutivo Ignazio Messina & C. il quale ha suscitato un grande interesse, coinvolgendo i partecipanti attraverso alcune significative riflessioni trasversali che derivano dall’esperienza aziendale e dall’evoluzione del “suo” Gruppo negli ultimi 15 anni.
Centrale è stato il ragionamento sulle opportunità ed i rischi di uno shipping “glocal” (global – local), spiegando anzitutto cosa possa significare, per il relatore, essere “glocal”: uno shipping caratterizzato da una particolare complementarità dei servizi e dalle professionalità.
L’opportunità glocal consiste nell’opportunità affinché le aziende locali possano rimanere tali, sia mantenendo sul territorio le proprie sedi sia compiendo investimenti a beneficio del tessuto locale. Sotto questo punto di vista, par bene evidenziare che le imprese locali non debbano essere considerate un limite alla crescita dell’economia.
Un esempio di tale opportunità è il Gruppo Messina, fondato a Genova nel 1921: il Gruppo ha deciso di rimanere ancorato a Genova, ma, al contempo, in un’ottica protettiva della società e per limitare i rischi, si sono realizzati importanti investimenti commerciali, che si sostanziano nella costituzione di joint venture o nell’apertura di filiali in diversi paesi. Così facendo, il Gruppo Messina ha saputo dar vita ad un’integrazione verticale, capace di offrire al mercato maggiori, e più competitivi, servizi.
Il Gruppo Messina è testimone del fatto che le professionalità non mancano e che sono in tutti i settori: esiste una filiera ed un’esperienza glocal. Vi è anche un’importante filiera formativa, anche pubblica, rappresentata dall’Accademia.
E l’ecosistema delle aziende del territorio porta a far crescere, segnatamente, queste professionalità.
Il relatore ha associato, inoltre, il principale rischio di uno shipping glocal alla dimensione dell’organizzazione, a cui si lega un rischio finanziario: senza una certa dimensione è infatti difficile realizzare il successo. Una dimensione limitata rappresenta infatti un non trascurabile fattore rischio in un mercato economico come quello italiano: le aziende del nostro settore, se dipendessero esclusivamente dal sistema-Italia potrebbero non trovarsi completamente “al sicuro”. È bene quindi pensare a realizzare una distribuzione delle fonti di guadagno in diverse aree del globo, che possa consentire di soffrire meno gli eventuali cicli negativi di un singolo mercato.
Anche il tema della geografia è correlato alla filosofia glocal. Secondo il relatore non vi è un rapporto causa-effetto tra le scelte programmate ed i risultati. Un esempio è dato dall’oscillazione del prezzo dei noli per TEU, che prima – ad esempio per i viaggi per l’India – era di 2.600 $, con picchi di oltre 5.000 $, mentre oggi si aggira sugli 800 $.
In ultimo, il relatore ha formulato un commento sulla “big” MSC, osservando che il rapporto sia davvero straordinario. Infatti, il presidente Aponte, provenendo da una famiglia di armatori, condivide pienamente i valori del Gruppo ed il modo di concepire l’azienda come qualcosa che deve prosperare nel lungo termine, a beneficio delle generazioni future.
Successivamente si è tenuto un interessante dibattito, reso tale dalle domande ed osservazioni di Giorgia Boi, Fabio Pasquarelli, Fabio Capocaccia, Massimo Figari, Giordano Bruno Guerrini, Nicola Capuzzo, Lorenzo Pellerano.
Al termine del dibattito la Presidente Giorgia Boi ha ringraziato tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, il relatore Dott. Stefano Messina a cui ha consegnato un “crest” come segno di stima e di grande apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club.