Mercoledì 9 luglio maggio 2025, il Propeller Club – Port of Genoa ha organizzato la riunione conviviale di fine anno sociale nella magnifica location dell’Hotel Bristol Palace di Genova, al fine di celebrare il 160° anniversario del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e, contestualmente, dare il benvenuto al nuovo Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria, Ammiraglio Antonio Ranieri.

 La serata ha visto una partecipazione davvero straordinaria: oltre a numerosissimi soci, ai vertici delle più importanti associazioni di settore ed a professionisti di spicco del settore marittimo, erano presenti moltissime Autorità e figure istituzionali di primo piano. Tra queste, si ricordano principalmente: il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, il Vicesindaco di Genova Alessandro Terrile, il Prefetto di Genova Cinzia Torraco, il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale Matteo Paroli, il Generale dei Carabinieri Claudio Lunardo, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Luigi Macchia, il Presidente della Guardia Costiera Ausiliaria Stefano Sechi; tra le rappresentanze del settore portuale, si ricordano in particolare il Capo Pilota del Porto di Genova, Danilo Fabricatore Irace ed il Presidente del Gruppo Antichi Ormeggiatori, Flavio Bertorello; vanno anche segnalati molti altri rappresentanti sia del Comando Generale delle Capitanerie di Porto e della Direzione Marittima della Liguria, sia delle principali realtà del cluster marittimo ligure, tra cui Assagenti con il suo Presidente Gianluca Croce.

 Dopo i momenti conviviali dell’aperitivo di benvenuto e la cena, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti, dando il benvenuto a sei nuovi soci: Alice Arduini (Alix International S.r.l.), Fabio Doppierio (Residenza Universitaria delle Peschiere), Massimo Franzi (PSC Impianti Navali Condizionamento), Luca Marchiando (Residenza Universitaria delle Peschiere), Flavio Riolfo (Zurich Insurance Europe AG), e Francesco Massimo Tiscornia (Studio Avv.ti Tiscornia).

 La Presidente ha poi lasciato la parola per i saluti istituzionali al Presidente della Regione Marco BUCCI il quale ha espresso il suo onore nel partecipare all’evento, sottolineando il valore e l’importanza del Corpo delle Capitanerie di Porto per la sicurezza in mare.
Ha ricordato la sua esperienza personale come giovane ufficiale nella Capitaneria di Porto, raccontando con affetto i mesi trascorsi in servizio. Ha concluso ringraziando tutti gli uomini e le donne che ogni giorno svolgono questo servizio con dedizione.

 Il vicesindaco di Genova, Alessandro TERRILE, ha portato i saluti del Comune e della sindaca Silvia Salis e ha sottolineato il forte legame tra la città e la Guardia Costiera. Ha evidenziato l’importanza del loro lavoro nel soccorso in mare, nella tutela ambientale e nella sicurezza dei traffici portuali, essenziali per l’economia genovese. Ha infine ringraziato il personale per il costante impegno, spesso silenzioso ma fondamentale, soprattutto nelle emergenze.

Un momento speciale è stato dedicato al brindisi per celebrare i 160 anni delle Capitanerie, accompagnato da una torta con luminarie decorata con il logo ufficiale del 160° anniversario su sfondo azzurro mare, a simboleggiare un traguardo storico raggiunto con impegno e passione.

 Successivamente è stato presentato con un caloroso benvenuto l’Ammiraglio RANIERI, nuovo Comandante del Porto di Genova e Direttore marittimo della Liguria.

Nel suo intervento, l’Ammiraglio Antonio RANIERI ha ringraziato i presenti e in particolare la Presidente Giorgia Boi per l’organizzazione della serata. Ha rivolto un pensiero affettuoso al suo comandante generale Nicola Carlone, riconoscendone l’impegno e la vicinanza alla Direzione Marittima di Genova, che oggi ha l’onore di guidare.
Ha poi ricordato come le Capitanerie di Porto, nate 160 anni fa, abbiano mantenuto e ampliato nel tempo i loro compiti. Su 11 funzioni individuate a livello europeo per la Guardia Costiera, ben 9 sono svolte direttamente dal corpo italiano, mentre le altre 2 vengono gestite in collaborazione con altre forze dello Stato.
Oltre alle attività note di soccorso, tutela ambientale e sicurezza in mare, ha sottolineato anche l’importante ruolo amministrativo svolto nei porti: garantire che le navi possano attraccare in sicurezza, coordinare piloti, rimorchiatori e ormeggiatori, e vigilare sulle operazioni commerciali di carico e scarico. Un lavoro silenzioso ma fondamentale per il buon funzionamento del sistema portuale.
Ha concluso l’intervento presentando un breve video che ha ripercorso i momenti più significativi della storia della Guardia Costiera.

 Successivamente è intervenuto il Prof. Luca LO BASSO, ordinario di Storia Moderna all’Università di Genova e fondatore della prima cattedra italiana di storia marittima. Ha raccontato le antiche origini delle funzioni oggi svolte dalle Corpo delle Capitanerie di Porto e dalla Guardia Costiera.
In particolare, ha illustrato come, tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna, Genova avesse sviluppato un sistema istituzionale avanzato per regolare l’attività marittima, sia mercantile che portuale. Al centro di questo sistema c’era il Magistrato dei Conservatori del Mare, istituito nel 1490 e reso stabile dal 1528, con competenze tecniche, amministrative e giudiziarie, attivo fino all’età napoleonica.
La sede operativa era in Vico Conservatori del Mare, nei pressi di Piazza Banchi, allora fulcro della vita marittima cittadina. Qui i Conservatori si occupavano di costruzione e manutenzione delle navi, arruolamento degli equipaggi, disciplina portuale e rilascio delle patenti per i capitani, anticipando modelli simili sviluppati più tardi in altri stati italiani.
Il prof. Lo Basso ha spiegato che i Capitani di marina dovevano sostenere esami teorici e pratici, e che i più esperti di loro diventavano esaminatori, creando così un sistema autoregolato, ma anche influenzato dalle grandi famiglie aristocratiche genovesi, che ne controllavano l’accesso.
Il modello genovese si avvicinava per struttura agli ammiragliati inglesi e francesi, e aveva anche legami con i Consolati del Mare, in particolare quello catalano. Queste istituzioni, diffuse nei porti del Mediterraneo, applicavano un tipo di giustizia sommaria, cioè rapida ed efficace, utile soprattutto nei rapporti commerciali marittimi.
Infine, ha sottolineato come questa lunga tradizione storica sia tuttora visibile nello stemma della Capitaneria di Porto di Genova, che conserva il riferimento ai Conservatori del Mare. Un legame forte con il passato che testimonia l’importanza e la continuità della vocazione marittima della città.

 L’Ammiraglio Nicola CARLONE, a cui la Presidente Giorgia Boi ha dato la parola indirizzando espressioni di grande vicinanza ed apprezzamento, ha aperto il suo intervento esprimendo orgoglio e gratitudine per essere stato invitato a celebrare i 160 anni del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Nel suo intervento ha ripercorso le tappe fondamentali della lunga storia del Corpo, a partire dalla sua nascita nel 1865 con l’unificazione di due realtà – una militare e una civile – sotto un unico comando. Ha ricordato come nel tempo le Capitanerie abbiano assunto un ruolo sempre più ampio e articolato: dalla militarizzazione avvenuta nel 1917 durante la Prima guerra mondiale, all’introduzione del Codice della Navigazione nel 1942, che ha definito funzioni e competenze in modo strutturato.
Negli anni successivi, le Capitanerie hanno ampliato le proprie attività, diventando protagoniste anche nel settore della pesca, del diporto, della sicurezza in mare e della tutela ambientale. L’Amm. Carlone ha ricordato, ad esempio, l’avvio della campagna “Mare Sicuro” negli anni ’70 e l’estensione dell’attività anche ai laghi dopo una tragedia avvenuta sul Garda. Con la nascita delle aree marine protette e l’istituzione ufficiale della Guardia Costiera nel 1989, il Corpo ha assunto un ruolo centrale nella protezione dell’ambiente marino.
Negli anni ’90 sono stati creati strumenti importanti come il Comando Generale e il centro nazionale di coordinamento per i soccorsi in mare (MRCC Italia), mentre più recentemente il lavoro delle Capitanerie si è arricchito grazie all’uso della tecnologia, con sistemi digitali per semplificare i servizi ai cittadini, droni per monitorare i cetacei, e piattaforme online per consultare le ordinanze.
Durante il suo intervento, l’Amm. Carlone ha mostrato un video che raccontava come sono stati celebrati i 160 anni delle Capitanerie di Porto in varie città italiane. Tra queste ha ricordato anche Sanremo, dove il Corpo è stato festeggiato in un contesto speciale.
Ha anche mostrato un cortometraggio speciale, ideato per raccontare la storia e i valori delle Capitanerie di Porto in modo coinvolgente e accessibile a tutti.
Ha concluso il suo intervento con un forte senso di appartenenza e di speranza verso il futuro, sottolineando l’importanza di proseguire su questa rotta con passione, responsabilità e spirito di servizio.

 La serata si è conclusa con un momento molto sentito: lo scambio dei crest. Due crest sono stati donati dal Propeller Club – Port of Genoa all’Ammiraglio Carlone e all’Ammiraglio Ranieri, che hanno a loro volta omaggiato il Club con i crest ufficiali della Guardia Costiera. Anche al professor Lo Basso è stato consegnato un presente in segno di apprezzamento.

 L’affollatissimo incontro, che ha coinvolto tutti in un’atmosfera veramente calorosa, è terminato con l’augurio di buona estate da parte della Presidente Giorgia Boi e l’arrivederci a settembre per l’inizio del nuovo anno sociale.

 

 

               

 

 

 

 

 

160.mo ANNIVERSARIO DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO