In occasione della Genoa Shipping Week, martedì 14 ottobre 2025, il Propeller Club – Port of Genoa ha organizzato un esclusivo meeting conviviale in forma di Cena di Gala presso Villa Lo Zerbino sul tema:

SHIPPING & INDUSTRIA: I CAMBIAMENTI DI “ROTTA” IMPOSTI DALL’ATTUALE CONTESTO MONDIALE

La Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i numerosi presenti e i relatori, dando anche il benvenuto ad una nuova Socia del Club, Stefania Comelli, ingegnere navale e pittrice, ringraziandola per aver voluto condividere con noi molti dei suoi quadri, tutti a soggetto marino, esposti nelle sale di Villa Lo Zerbino durante tutta la manifestazione.

Ha poi lasciato la parola al Presidente di Confitarma Mario Zanetti, il quale ha sottolineato l’importanza del mare,che unisce ma richiede anche sicurezza per chi ci lavora e per il commercio. Ha spiegato che gli eventi internazionali influenzano molto le aziende del settore marittimo, ma che è fondamentale concentrarsi su ciò che si può controllare:semplificare la burocrazia, orientare gli investimenti tecnologici e creare regole che non penalizzino la competitività. Infine, ha evidenziato il ruolo centrale della formazione, rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato, ITS e università, per preparare persone qualificate e garantire un futuro solido al settore.

In seguito, Luca Sisto, Direttore generale di Confitarma, ha portato i saluti di Confitarma e ha detto che in Italia sta crescendo una nuova consapevolezza del valore del mare. Ha ricordato che il mare offre grandi opportunità per l’economia, i giovani e la formazione, e che nel settore marittimo serve unità e collaborazione. Ha aggiunto che le rotte del commercio sono anche rotte di pace, perché il mare unisce i popoli e crea relazioni tra i Paesi.

La Presidente ha poi introdotto il collegamento online con il professor Antonio Gozzi, Presidente di Federacciai,ringraziando il Consigliere Segretario, ing. Ezio Palmisani per l’organizzazione di questo collegamento.

Il prof. Antonio Gozzi ha parlato della competitività europea, della transizione energetica e del Piano Mattei, sottolineando che negli ultimi 15-20 anni l’Europa ha perso terreno rispetto a USA e Cina: il PIL è sceso a due terzidi quello americano, il reddito pro capite al 60%, e l’Europa non guida più in settori chiave come intelligenza artificiale e biotecnologie.
Nonostante un mercato grande, tassi bassi e energia relativamente economica, l’Europa non ha investito abbastanza in innovazione e ricerca. Ha criticato il Green Deal europeo come troppo ideologico, perché favorisce la Cina nelle tecnologie verdi e mette a rischio le industrie di base europee, senza tutelare la manifattura locale. Ha poi sottolineato il ruolo dell’Italia, che grazie a imprese resilienti e creative può diventare un leader nel Mediterraneo, approfittando delle difficoltà di Germania e Francia. Il Piano Mattei punta a collaborare con paesi nordafricani in energia e formazione. L’Italia formerà tecnici e lavoratori locali, con vantaggi sia per l’industria italiana sia per i paesi partner. Parte dell’energia verde prodotta in Nord Africa sarà importata tramite un cavo Sicilia-Tunisia, mentre una quota resterà ai paesi coinvolti.
Infine, il prof. Gozzi ha ricordato che l’Italia ha un vantaggio culturale e relazionale nel Mediterraneo, grazie all’empatia e alla fiducia che ispira, il che facilita progetti di cooperazione economica, formativa e energetica. In generale, secondo il relatore, l’Europa deve ripensare le politiche industriali e climatiche, mentre l’Italia può sfruttare la propria posizione e capacità produttiva per creare vantaggi strategici.

Dopo la Cena la Presidente ha ringraziato tutti i presenti, le istituzioni e i relatori, dedicando un momento speciale al tavolo del Propeller Club dove, oltre al Presidente nazionale Umberto Masucci, erano presenti anche i Presidenti deiPropeller Clubs di La Spezia, Trieste e Venezia. Ha poi introdotto la fase dei saluti istituzionali, passando in particolare la parola al Vicesindaco del Comune di Genova.

Alessandro Terrile ha così portato i saluti del Comune di Genova e ha ringraziato il Propeller, la sua Presidente Boie tutti gli organizzatori della Genoa Shipping Week, sottolineando che proprio grazie al loro lavoro Genova è la Capitale dello shipping e che questa settimana mostra decisamente la professionalità e la forza del settore marittimo. Ha rilevato che la Shipping Week porta benefici immediati alla città, come turismo e visibilità, ma anche vantaggi a lungo termine, creando relazioni e valorizzando Genova nel mondo.

L’Ammiraglio Antonio Ranieri ha raccontato che, pur essendo arrivato a Genova da poco, ha iniziato a partecipare a tutti gli eventi legati al mare, sentendosi accolto e parte della città, grazie al clima di collaborazione e inclusione che ha trovato.

Il Presidente di Assagenti Gianluca Croce ha sottolineato l’importanza di valorizzare i giovani, le eccellenze locali e il mondo dello shipping, che oggi è moderno e pieno di opportunità. Ha lodato la formazione marittima genovese eha ringraziato il Propeller e la Presidente Boi per il loro impegno.

Paolo Pessina Presidente di Federagengi ha detto che quest’anno la Genova Shipping Week è stata speciale perché ha permesso ai giovani di incontrare il mondo dello shipping e viceversa. Ha sottolineato che i giovani hanno mostrato grandi capacità e che meritano fiducia, spiegando che l’evento serve anche a passare il testimone alle nuove generazioni.

Umberto Masucci ha augurato buona Shipping Week e ha rilevato quanto sia difficile organizzare un evento così importante. Ha ricordato che il Propeller Club ha ricevuto un prestigioso premio internazionale, il premio Guido Corso, per il lavoro di networking e unione nel mondo dello shipping e della logistica. Infine, ha invitato il Sindaco di Genova a partecipare alla prossima edizione della Naples Shipping Week, sottolineando la collaborazione tra le due città e le loro comunità marittimo-portuali.

La Presidente del Propeller di Venezia Anna Carnielli ha salutato tutti e ha ringraziato per l’invito, parlando a nome dei soci del Propeller Club di Venezia. Ha spiegato che stanno lavorando per coinvolgere i giovani, in modo che possano imparare dalle esperienze dei membri più esperti, in un periodo storico difficile.
Ha poi consegnato alla Presidente del Propeller Club di Genova un’ Oseida in vetro, simbolo di stima  e  prestigio,  creato  per  il  cinquantesimo  anniversario  del  Club  di  Venezia. Ha sottolineato l’importanza di collaborare e creare iniziative culturali tra i due Clubs.

La Presidente ha poi lasciato la parola ad Enrico Molisani, Vicepresidente del Propeller di Genova e moderatore della serata.

Enrico Molisani ha sottolineato che l’apertura della settimana è stata emozionante e significativa per la città, e che gli interventi, come quelli del professor Gozzi e del direttore di Confitarma, hanno evidenziato come il mare unisca nazioni, popoli ed industrie.
Ha poi passato la parola a Stefano Messina, Presidente di Assarmatori, evidenziando il suo ruolo chiave sia come rappresentante degli armatori sia come imprenditore del settore marittimo, e invitandolo a raccontare lo sviluppo del mondo del mare e l’impatto della geopolitica sulle relazioni internazionali e sull’industria.

Stefano Messina ha iniziato ringraziando tutti e parlando del valore di coinvolgere i giovani nello shipping, raccontando esperienze personali e sottolineando l’importanza di trasmettere competenze e passione alle nuove generazioni.
Ha poi parlato del settore marittimo italiano, distinguendo tra mercato internazionale e traffico nazionale. Ha spiegato che, sebbene le compagnie italiane abbiano una quota molto piccola del mercato mondiale dei trasportiinternazionali, la loro presenza è importante per garantire continuità e sicurezza negli approvvigionamenti, soprattuttoin zone a rischio. Ha sottolineato che nel traffico nazionale e nelle “autostrade del mare” gli operatori italiani e la bandiera italiana sono predominanti, e che questi settori cresceranno rapidamente, favorendo anche nuove opportunità per i giovani.
Il relatore Messina ha evidenziato l’importanza della digitalizzazione e delle nuove competenze, osservando che igiovani oggi sono preparati e capaci, e questo rende ottimista sul futuro del settore marittimo. Ha concluso dicendo che investire e assumere persone qualificate è fondamentale per far crescere l’ambiente di lavoro e il settore nel suo complesso.

Enrico Molisani ha poi introdotto il Dottor Fabrizio Ferrari, Presidente di Confindustria Genova, chiedendogli di parlare delle sfide e del futuro dell’industria genovese e del suo legame con il settore marittimo.

Fabrizio Ferrari ha ringraziato per l’invito e ha parlato con entusiasmo dell’industria genovese e ligure, sottolineando che i dati recenti sono molto positivi. Ha spiegato che un’industria forte sostiene anche traffici marittimi più efficienti, perché prodotti e merci hanno bisogno di essere trasportati.
Ha evidenziato il ruolo strategico di Genova come punto di accesso al Mediterraneo e alle coste del Nord Africa, ed ha ricordato le iniziative in corso per rafforzare i legami commerciali e industriali con questi paesi, considerandoli un’opportunità naturale per lo sviluppo economico e marittimo.
Il relatore Ferrari ha poi parlato di innovazione e digitalizzazione, sottolineando l’importanza di utilizzare l’intelligenza artificiale nel modo giusto. Ha spiegato che, sebbene l’Europa e l’Italia non possano competere con i grandi investimenti fatti da USA e Cina, possono sfruttare i propri dati e sviluppare strumenti più piccoli e verticali(small language model) per migliorare i processi industriali e proteggere le informazioni. Ha concluso osservando che l’industria deve concentrarsi su queste tecnologie innovative per crescere, mantenere indipendenza tecnologica e rafforzare la competitività, sfruttando i dati e le competenze locali in modo intelligente e sicuro.

Successivamente si è aperto un dibattito.

Il Presidente Ferrari ha chiesto al Presidente Messina se le nuove “rotte artiche” possano influenzare lo shipping italiano. Messina ha risposto che, al momento, l’impatto è minimo. Nel 2024 ci sono stati solo pochi viaggi di provarispetto ai migliaia sulla rotta tradizionale. Ha spiegato che il trasporto via nave deve essere economicamentesostenibile: le navi hanno costi elevati ogni giorno e servono traffici commerciali stabili. Per ora le rotte artiche non influenzano i porti e le rotte italiane, anche se in futuro la situazione potrebbe cambiare.

Giorgia Boi ha chiesto come il mondo dello shipping gestisce i rischi legati a tensioni geopolitiche e ad azioni egemoniche di alcuni Paesi. Messina ha spiegato che questi eventi non sono controllabili, quindi le compagnie si adattano: cambiano rotte, riorganizzano le linee e cercano alternative per mantenere traffici e ricavi. Ha sottolineato che il successo dipende spesso dalla capacità di trasformare situazioni negative in opportunità. Ferrari ha aggiunto che la forza delle piccole e medie imprese italiane sta proprio nella capacità di reinventarsi e sfruttare situazioni difficili, distinguendosi sul mercato.

Il Vice Presidente Molisani ha chiesto a Ferrari come la decarbonizzazione della terra e del mare possano dialogare e integrarsi. Ferrari ha spiegato che alcune scelte europee hanno penalizzato l’industria, come quella automotive, senza garantire energia pulita sufficiente. Ha sottolineato l’importanza di ripensare al nucleare come risorsa insiemea solare ed eolico. Secondo il relatore, in Italia si è persa una grande opportunità industriale perché decisioniimportanti sul nucleare sono state affidate a un referendum, con conseguenze negative per l’industria nazionale.

Messina ha infine spiegato che il governo italiano sta prestando maggiore attenzione all’economia del mare, anche grazie al Propeller Club. Sono coinvolti sette ministeri nella Blue Economy, ma la burocrazia è complessa e l’Italia è spesso in ritardo rispetto all’UE. Le nuove normative ambientali europee aumenteranno i costi del trasporto marittimo e della logistica, anche se i porti italiani restano tra i più efficienti. Per questo, le aziende devono investirein logistica e competenze e le infrastrutture portuali devono adeguarsi, ad esempio al cold ironing delle nuove navi, altrimenti ci saranno sanzioni e costi aggiuntivi.

Al termine della serata, la Presidente Giorgia Boi ha ringraziato tutti i partecipanti ed i relatori, consegnando loro unpresente come segno di stima e apprezzamento del Propeller Club di Genova.

                              

 

 

SHIPPING & INDUSTRIA: I CAMBIAMENTI DI “ROTTA” IMPOSTI DALL’ATTUALE CONTESTO MONDIALE