ACCESSIBILITA’ NAUTICA E DELLA PORTUALITA’ NAZIONALE

Mercoledì 15 novembre 2023, a partire dalle ore 19.00, il Propeller Club – Port of Genoa, ha tenuto una riunione conviviale “interclub” con i Propeller Clubs di La Spezia e Savona presso la splendida location di Palazzo Pallavicino.  L’evento è iniziato con un aperitivo ed un momento d’accoglienza da parte dei giovani della Guardia Costiera Ausiliaria che ringraziamo.

A seguire si è tenuta la cena a cui è seguita un’interessantissima trattazione sul tema:

“Accessibilita’ nautica e della portualita’ nazionale”

che ha visto come ospite d’onore e relatore l’Ammiraglio Piero Pellizzari, neo Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova, al quale viene dato il benvenuto ufficiale nella città di Genova.

In apertura, la Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i numerosi presenti, tra cui i Presidenti del Propeller Club di La Spezia, Gianluca Agostinelli e del Propeller Club di Savona, Pietro Giglio, dando anche il benvenuto ai nuovi Soci Riccardo Cresto (URS Italia) e Olivia Taccini (Genoa Chambers), ai quali è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.

La Presidente ha poi lasciato la parola al Sindaco Marco Bucci, il quale ha raccontato di aver trascorso 18 mesi nella Capitaneria di Porto, manifestando un ricordo estremamente positivo di questa esperienza. Ha evidenziato l’importanza per l’amministrazione cittadina di avere un funzionamento efficiente della Guardia Costiera. Infine, il Sindaco ha espresso la volontà dell’Amministrazione pubblica di lavorare insieme alla Guardia Costiera ed ora, in particolare con l’Ammiraglio e Ispettore Piero Pellizzari.

In seguito, Stefano Balleari (Consigliere Regionale) ha portato i saluti del Presidente regionale, Giovanni Toti.

Successivamente l’Amm. Pellizzari ha iniziato la sua presentazione, soffermandosi sul tema dell’accessibilità nautica ed evidenziandone la centralità che ha avuto nella sua carriera.
Attualmente, l’accessibilità è importante per la sicurezza e la competitività dei porti: un porto accessibile è certamente più sicuro e competitivo.
Le città portuali, come Genova, necessitano di interventi per adeguare le infrastrutture datate e far fronte alle sfide create dalle navi sempre più grandi per gli operatori marittimi e gli armatori.
L’Amm. Pellizzari a Genova aveva già introdotto l’analisi del rischio, che poi ha portato anche a Venezia. Questo permette di valutare le caratteristiche tecniche delle navi e del porto in modo da garantire una corretta integrazione.

Il relatore si è poi soffermato sul Porto di Genova, evidenziando alcuni problemi legati alle dimensioni attuali. Il diametro di 550 metri limita lo spazio di manovra delle navi, mentre il canale di Sampierdarena è troppo stretto per consentire l’ormeggio di navi più grandi. Il relatore ha spiegato che la nuova diga risolverà questi problemi, portando a un aumento del diametro del bacino a 800 metri e a un allargamento dei canali di Sampierdarena. Ciò consentirà una migliore accessibilità nautica per navi di maggiore dimensione, aumentando la competitività del porto di Genova.

Concentrandosi sul porto di Civitavecchia, ha spiegato che è un porto molto importante per il traffico passeggeri e che ha sempre avuto una competizione con Barcellona per il numero di navi da crociera. Durante il suo incarico, il relatore ha avuto fino ad 11 navi da crociera ormeggiate contemporaneamente e ha osservato che il porto è stato ampliato nel corso degli anni per gestire navi di grandi dimensioni. Attualmente, il porto ha una diga lunga 3,3 km e presto sarà estesa di altri 450 m. Inoltre, il relatore ha annunciato che è prevista la creazione di un secondo accesso al porto che sarà importante come via di fuga in caso di emergenza.

Il relatore ha poi esposto le sfide dell’accessibilità nautica nel porto di Venezia, dove l’insabbiamento dei canali rappresenta un problema. Per affrontare l’insabbiamento dei canali, sono necessari continui interventi di dragaggio, ma i sedimenti devono essere smaltiti correttamente e non è possibile scaricarli in mare aperto. Si sta cercando di individuare nuove aree per lo smaltimento dei sedimenti.
A Venezia ci sono tre accessi al porto: in particolare dal Lido per le navi da crociera e da Malamocco per il traffico commerciale. Tuttavia, c’è una separazione tra il centro storico e il porto di Marghera. Durante la presentazione, è stato sottolineato il problema delle navi che devono uscire dal canale nel porto di Marghera, specialmente in condizioni meteorologiche avverse come la nebbia.
Il relatore ha evidenziato che a Venezia, l’attenzione del pubblico è maggiormente focalizzata sulle navi passeggeri, mentre a Genova non ci sono differenze significative tra navi passeggeri e mercantili.

Il relatore ha infine affrontato il tema del Mose, concentrandosi sugli effetti dell’alta marea nella città e sul funzionamento del sistema di sollevamento. Ha evidenziato la necessità di mantenere il Mose costantemente manutenuto per garantirne l’efficacia. Inoltre, ha spiegato come il Comandante del Porto regoli gli ingressi e le uscite delle navi in base alle previsioni di marea, sottolineando l’importanza di coordinarsi con i piloti per garantire la funzionalità del porto e ridurre al minimo i tempi di permanenza delle navi in banchina. Ha anche menzionato la questione del vento come fattore determinante per le operazioni portuali, sottolineando la necessità di limitare l’accesso delle navi da crociera a determinate zone di Venezia in caso di forte vento. Ha infine parlato dell’importanza di sviluppare infrastrutture digitali per semplificare le pratiche e rendere uniformi le regole a livello europeo.

Il relatore ha infine concluso sottolineando l’importanza della sfida di gestire l’espansione dei porti oltre i confini cittadini, mantenendo l’operatività in spazi limitati e garantendo la sicurezza della navigazione.

Importanti spunti di riflessione sono arrivati da numerosi interventi che hanno permesso di focalizzare ed approfondire molti rilevanti aspetti.

Al termine della Tavola Rotonda, la Presidente Giorgia Boi, ha voluto porgere un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ed, in particolare, al relatore, al quale ha consegnato il “crest” come segno di stima e di apprezzamento da parte del Propeller Club di Genova.

LO SHIPPING NELL’OTTICA DELLA SEMPLIFICAZIONE: LA REGIA CONSOLARE

Martedì 10 ottobre 2023, alle ore 9.00, successivamente alla serata inaugurale della Genoa Shipping Week del 9 ottobre organizzata dal Propeller Club – Port of Genoa il 9 ottobre 2023 ed in prosecuzione della compartecipazione alla Genoa Shipping Week, si è tenuto un ulteriore Convegno organizzato dal Propeller Club genovese, nella forma di una Tavola Rotonda presso la Sala del Capitano a Palazzo San Giorgio, sul tema

                                          LO SHIPPING NELL’OTTICA DELLA SEMPLIFICAZIONE:
                                                                        LA REGIA CONSOLARE

che ha visto come relatori (in ordine alfabetico):

Virginia ABREGO, Axel BOESGAARD, Augusto COSULICH, Valentina D’URSO, Giuseppe GIACOMINI, Enrico MOLISANI, Erik MORZENTI, Simone PETRICCA, Edoardo RIXI, Alberto ROSSI e Luca SISTO.

 In apertura, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti e i relatori,

L’incontro è stato introdotto da un saluto da parte dell’Ammiraglio Piero PELLIZZARI, neo Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova e da un saluto istituzionale da parte dell’Assessore Francesco MARESCA in rappresentanza del Sindaco di Genova Marco BUCCI.

La Presidente ha poi lasciato la parola al Vicepresidente Gian Enzo DUCI, moderatore della Tavola Rotonda, il quale ha introdotto il primo panel di relatori.

Il primo intervento è stato di Giuseppe GIACOMINI – Console Onorario Ungheria – Segr. Gen. Corpo Consolare, il quale ha sottolineato l’importanza strategica di Genova nell’economia e nella geopolitica mondiale, dimostrata dalla posizione del corpo consolare genovese come il secondo più importante in Italia dopo quello di Milano. Per quanto riguarda le attività dei consoli, esistono norme internazionali, tra cui la Convenzione di Vienna del 1963, che stabilisce i compiti e le prerogative dei consoli generali e onorari. Inoltre, ci sono altre convenzioni internazionali, come quelle di Bruxelles, Chicago e SOLAS, che coinvolgono i consoli. Tuttavia, il Codice della navigazione è superato e richiede interventi normativi e un linguaggio adeguato all’attuale epoca. Per quanto riguarda le competenze amministrative dei consolati in questo settore, esse includono gli atti di nazionalità della nave, il rilascio, il rinnovo e il ritiro dei libri di bordo, nonché l’autorizzazione al disuso della bandiera. Tra le tematiche importanti che riguardano i consoli, vi è l’imbarco e lo sbarco dell’equipaggio, soprattutto per i marittimi non comunitari.

Augusto COSULICH – Console Onorario Malta – Decano Corpo Consolare Genova – ha ricordato d’aver scelto di assumere il ruolo di console onorario principalmente per seguire le orme di suo padre e mantenere viva la tradizione di famiglia. Oltre ad occuparsi di certificazioni marittime e questioni legate al mondo marittimo, è impegnato a cambiare l’immagine del corpo consolare e creare una visione in cui essi siano al servizio delle autorità e dei cittadini. Nonostante i consoli onorari non possano emettere passaporti e visti, sono attivi nel campo commerciale, cercando di incoraggiare gli imprenditori italiani ad investire a Malta e collaborare con gli imprenditori maltesi. Il relatore ha dato avvio ad un’iniziativa chiamata “Gente di Mare” in partnership con la sua società “Fratelli Cosulich S.p.A.”, che si occupa della formazione per i marittimi. Recentemente, hanno stretto un accordo con una società maltese per fornire formazione sia ai marittimi italiani a Malta, che ai marittimi maltesi in Italia, dimostrando una collaborazione fruttuosa tra i due Paesi.

Axel BOESGAARD – Console Onorario Finlandia – ha parlato del legame tra agente marittimo e console onorario, utilizzando il suo caso personale come esempio. Ha spiegato che l’agente marittimo, il quale rappresenta gli interessi degli armatori, è spesso coinvolto nella creazione di legami commerciali con il paese di origine dell’armatore, stabilendo un contatto iniziale con le realtà industriali ed economiche locali. In alcuni casi, l’agente marittimo assume anche il ruolo di console, come nel suo caso specifico.

Questo esempio dimostra che c’è una continuità di ruoli tra il console onorario e l’agente marittimo raccomandatario. Il raccomandatario si occupa spesso delle questioni burocratiche e legali legate alla nave, interagendo anche con l’equipaggio e il comandante che svolge talvolta anche la funzione di ufficiale di Stato civile del paese di origine della nave. Per semplificare le procedure e aumentare l’efficienza, è stato deciso che la stessa persona svolgesse entrambi i ruoli. Ciò porta vantaggi a tutte le parti coinvolte, tra cui l’agente marittimo, l’armatore che riceve un servizio di qualità e il paese di origine che ha una rappresentanza affidabile. e legali legate alla nave, interagendo anche con l’equipaggio e il comandante che svolge talvolta anche la nave. Per semplificare le procedure e aumentar

Virginia ABREGO – Console Generale di Panama e Valentina d’URSO – Consolato Generale Panama hanno parlato dell’importanza della certificazione dei marittimi e come il registro di Panama abbia semplificato il processo. Nel primo semestre del 2023, sono stati emessi 40.000 endorsement per ufficiali e 57.000 libretti di navigazione per Ratings, con una significativa partecipazione di Genova. Il registro ha ideato una piattaforma online per mettere a disposizione di tutti gli utenti autorizzati i certificati marittimi in modo rapido e semplice. Grazie a questa piattaforma, è possibile emettere certificati temporanei per marittimi che devono imbarcarsi in tempi brevi. Il consolato, insieme ad altri 53 consolati e 22 uffici tecnici nel mondo, può caricare i documenti del marittimo e generare un certificato temporaneo valido per tre mesi, corrispondente al libretto di navigazione. Inoltre, le relatrici si sono soffermate sull’importanza della digitalizzazione: il registro di Panama, infatti, emette solo certificati digitali, inviati via email, contenenti un QR code per verificare l’autenticità immediatamente usando qualsiasi telefono.

Conclusa la prima parte della Tavola Rotonda, il moderatore ha presentato il secondo panel di relatori.

 In particolare, Enrico MOLISANI – Studio Wegal – Vice Presidente Propeller Club – Port of Genoa – ha affrontato il tema del ruolo dei Consoli nella legislazione vigente. Il Codice della navigazione svolge un ruolo guida per gli esperti della navigazione marittima e aerea, ma necessita di una riforma per quanto riguarda la struttura, il linguaggio e l’adeguamento dei concetti contrattuali. In relazione alle funzioni del console, il relatore ha evidenziato diverse responsabilità, tra cui fornire assistenza e svolgere compiti di controllo, ispezione e assistenza, oltre ad essere coinvolto nelle attività di certificazione e ottimizzazione dei documenti di spedizione. Ha anche competenze giurisdizionali e può risolvere controversie tra il capitano e il personale di bordo e accertare la regolarità dello stivaggio e l’attività commerciale della nave nei porti. Nonostante fonti solide, come la Convenzione di Vienna e il Codice della navigazione, il settore richiede norme aggiornate e una riforma per affrontare le sfide moderne. Gli operatori legali nel settore richiedono un adeguamento delle norme legislative per affrontare le problematiche concrete.

Erik MORZENTI – Com. Guardia Costiera – Ministero degli Affari Esteri – ha innanzitutto sottolineato la possibilità di inviare personale dell’Autorità marittima presso alcuni Consolati italiani all’estero al fine di semplificare l’attività marittima per le società italiane. Questa proposta è stata fatta in risposta alla richiesta di Confitarma nel 2006.

Nel passato ci sono stati casi di personale dell’Autorità marittima inviato presso consolati esteri solo per consulenze marittime.

Attualmente si sta valutando la creazione di un contingente speciale per garantire un miglior supporto alle problematiche operative marittime, attraverso una modifica al Dpr 18/1967. Questa modifica avrebbe diversi vantaggi, tra cui una maggiore velocità nelle pratiche, un supporto più stabile all’utenza marittima e un alleggerimento del carico di lavoro per il personale consolare. Tuttavia, ci sono alcune criticità nell’attuale organizzazione, come una tempistica non confacente alle esigenze del settore dello shipping, scarsa familiarità con le pratiche marittime, normative obsolete e mancanza di digitalizzazione.

Luca SISTO – Direttore Generale Confitarma – ha sollevato il problema della demarittimizzazione dell’Italia e ha avvertito che l’apertura del Registro Internazionale Italiano ad altre bandiere europee potrebbe portare a diverse conseguenze (ad esempio, il trasferimento di navi verso Malta, Portogallo e Cipro). Il relatore ha sottolineato che con il nuovo Codice della navigazione si stanno perdendo incredibili opportunità e che l’obiettivo principale degli armatori italiani è proteggere la bandiera italiana.

 Alberto ROSSI – Direttore Generale Assarmatori – ha sostenuto che la tutela ambientale è fondamentale per il settore del trasporto marittimo, ammettendo che in passato sono state trascurate alcune norme. Il relatore ha stimato che il sistema di scambio di quote di emissione ha portato un introito di 3,6 miliardi di euro per lo Stato italiano, prevedendo che questa cifra aumenterà a 5 miliardi quando anche il settore marittimo sarà coinvolto nel meccanismo dei certificati bianchi. Secondo il relatore, sarà un impegno duraturo poiché gli armatori non potranno utilizzare carburanti come metanolo o ammoniaca per un lungo periodo a causa della mancanza di infrastrutture nei porti italiani. o

Edoardo RIXI – Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – durante il suo intervento conclusivo del Convegno, ha auspicato l’unificazione delle due Associazioni armatoriali in un’unica confederazione, al fine di semplificare i processi decisionali per ottenere progressi più rapidi. Ha inoltre annunciato che a novembre il suo Dicastero dividerà le competenze sulla politica marittima in due direzioni separate. Riguardo alla riforma portuale, Rixi ha dichiarato l’intenzione di confrontarsi preventivamente con la Commissione Europea e ha sottolineato l’importanza di regolazioni e di un quadro europeo stabile. Infine, ha evidenziato l’importanza di gestire i processi fin dall’inizio anziché attendere che la situazione diventi critica.

Al termine della Tavola Rotonda, la Presidente Giorgia Boi  – rilevando la grande valenza del contributo consolare, contributo che certamente seguirà da vicino anche i futuri sviluppi operativi e normativi dello shipping –  ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, ai relatori ed al moderatore, ai quali ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte del Propeller Club di Genova. Un ringraziamento particolare va ai giovani della Guardia Costiera Ausiliaria che hanno contribuito all’accoglienza dei partecipanti al Convegno.

L’evento si è concluso con un aperitivo offerto nel loggiato di Palazzo San Giorgio da parte del Propeller Club – Port of Genoa.

SHIPPING ED ASSICURAZIONI MARITTIME: DUE SFIDE IN PARALLELO

Lunedì 9 ottobre 2023, a partire dalle ore 18.00, il Propeller Club – Port of Genoa, ha organizzato la serata inaugurale della Genoa Shipping Week, presso la splendida cornice di Villa Lo Zerbino.

L’evento – iniziato con un aperitivo ed un momento d’accoglienza da parte dei giovani della Guardia Costiera Ausiliaria – è stato arricchito dalla piece teatrale “Le assicurazioni marittime vanno in scena!”, che ha raccontato, con toni simpatici, la nascita e lo sviluppo delle assicurazioni marittime.

A seguire si è tenuta la Cena di Gala con Tavola Rotonda, sul tema

                                                      Shipping ed assicurazioni marittime:
                                                                       Due sfide in parallelo

che ha visto come relatori (in ordine alfabetico): Alessandra CORSI, Jean-Louis JAUMIN, Martyn LOCKE, Stefano MESSINA e Paolo TAGLIABUE.

 In apertura, la Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i numerosi presenti e i relatori, dando anche il benvenuto ai nuovi Soci Luca Abatello (Gruppo Circle), Cinzia Borghi (Mistral Corporation Sagl), Paolo Gattoli (Ing. de Ferrari & C. s.a.s) ed Antonio Mortola (Mortola Yacht & Ship Brokers s.n.c.) ai quali è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club. È stata poi occasione per porgere alcuni saluti istituzionali: Pino Coccia (Tesoriere The International Propeller Clubs nazionale) ha portato i saluti del Presidente Umberto Masucci; Davide Falteri (Consigliere Delegato Comunale) ha portato il saluto del Sindaco di Genova, Marco Bucci, mentre Stefano Balleari (Consigliere Regionale) ha portato quelli del Presidente regionale Giovanni Toti. Inoltre, Paolo Pessina (Presidente Assagenti) nel salutare i presenti, ha voluto ricordare i numerosi eventi che compongono la Genoa Shipping Week e i grandi risultati in termini di prenotazioni.

È stato poi dedicato un momento per il saluto dell’Ammiraglio Piero Pellizzari, neo Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova, il quale ha evidenziato come essere al comando del Porto di Genova, primo scalo nazionale, sia motivo di grande orgoglio, facendo scattare un applauso spontaneo tra i presenti.

La Presidente Boi ha lasciato poi la parola al Vicepresidente Enrico Molisani, organizzatore e moderatore della Tavola Rotonda, che ha introdotto i relatori.

Il primo intervento è stato di Stefano Messina (Presidente Gruppo Messina S.p.A.), il quale ha osservato come il settore assicurativo marittimo sia fondamentale per le compagnie di navigazione e il mondo dello shipping in generale. In Italia, e soprattutto a Genova, il settore assicurativo marittimo è rappresentato da elevate professionalità. Nonostante ci sia un eccesso di capacità, il mercato italiano risulta solido e stabile. Al momento, ha osservato che la gestione finanziaria delle compagnie assicurative sta ottenendo risultati positivi anche grazie all’aumento dei tassi di interesse. Nel complesso, per il relatore il settore assicurativo risulta essere dotato di figure ad elevata professionalità, oltre ad essere dinamico e sempre più trasparente grazie alla digitalizzazione. Tuttavia, esistono anche rischi legati alla sicurezza informatica e quindi è importante dotarsi di coperture assicurative complementari per evitare potenziali vuoti nel momento in cui si verificassero queste minacce.

Alessandra Corsi e Paolo Tagliabue (rispettivamente Associate Client Advisor e Head of FINPRO & PEMA di Marsh) hanno affrontato l’attuale argomento del cyber-risk. Esso è sempre più importante nel contesto dell’imprenditoria, a causa della sempre più insistente digitalizzazione delle attività aziendali. Questo rischio in realtà riguarda tutte le aziende, comprese quelle del settore “marine”, e non solo quelle che operano nel settore digitale. Negli ultimi anni, il mercato assicurativo ha risposto alle novità introducendo polizze ben specifiche per il cyber-risk, ma è stato ricordato che valutare questo rischio è obiettivamente complesso a causa delle diverse realtà dei settori e delle sfide che riguardano la definizione delle coperture. Nel settore marittimo, la digitalizzazione delle infrastrutture ha portato ad un aumento delle minacce informatiche, rendendo sempre più imprescindibile la presenza di adeguate coperture assicurative: infatti le polizze per il cyber-risk coprendo i danni da attacchi hacker e le perdite derivanti da incidenti informatici, risultano essere un elemento sempre più necessario per la salvaguardia delle imprese. L’obiettivo è personalizzare la gestione del cyber-risk ad ogni singola impresa e quindi creare una polizza assicurativa su misura.

Martyn Locke (Client Director di Xenia Broking Group) ha osservato che l’assicurazione del credito commerciale rappresenta una importante forma di protezione contro il rischio di non pagamento o insolvenza da parte dei clienti. Il relatore ha anche rilevato che, in seguito agli eventi difficili degli ultimi anni, partendo dalla pandemia da virus COVID-19, il mondo sta affrontando rischi geopolitici sempre più complessi, come agitazioni in varie regioni del mondo, ad esempio in Israele. Questo scenario, unito alla previsione di un aumento dei tassi di interesse, metterebbe a dura prova molte imprese. L’industria marittima in particolare è considerata vulnerabile alle insolvenze, quindi l’assicurazione del credito rappresenta un modo per mitigare questa tipologia di rischi.

Stefano Messina è poi intervenuto rilevando l’importanza di conoscere i propri clienti e come questo aspetto possa influire sulla catena logistica. Ha sottolineato che l’attuale politica aziendale del Gruppo Messina sia piuttosto rigida nella selezione della propria clientela, non prevedendo l’assicurazione sul credito, e grazie a questo hanno un tasso di soddisfazione dei pagamenti vicino al 100%. Stefano osserva che un’ottima forma di “assicurazione” risieda appunto nella selezione dei clienti. Tuttavia, quando si verificano insolvenze nel settore, il loro impatto è significativo.

Jean-Louis Jaumin (Partner di Strongroom-Intelligence Sagl) ha evidenziato come l’industria finanziaria sia sottoposta a nuove norme globali tese ad assicurare la migliore conoscenza delle controparti e quindi prevenire il rischio di credito, ma anche l’antiriciclaggio e la lotta al finanziamento del terrorismo. Il settore dell’industria finanziaria ha ricevuto l’anno scorso diverse sanzioni per violazioni delle norme per oltre 5 miliardi di dollari. Seguire e conoscere le controparti diventa sempre più importante, ma poche società offrono informazioni corrette e aggiornate, creando difficoltà e costi elevati per le aziende. Ha anche sottolineato come la Strongroom-Intelligence sia specializzata nella compliance technology ed offra un sistema che aggrega e analizza in modo efficiente tali informazioni: in aggiunta, è in grado di erogare servizi di monitoraggio per garantire il rispetto delle norme e individuare eventuali criticità. Infine, ha osservato come sia fondamentale trovare un partner affidabile ad un prezzo ragionevole, per garantire il successo nell’industria finanziaria.

Martyn Locke ha rilevato che l’attività assicurativa sia fortemente influenzata dalla conoscenza del cliente, anche al fine di evitare errori come quello di assicurare una società “sbagliata”. Infatti errori di questo tipo possono portare a conseguenze significative come la bancarotta. Pertanto, è cruciale condurre un processo approfondito di Know Your Client, che pertanto richiede un’indagine dettagliata.

Al termine della Tavola Rotonda, la Presidente Giorgia Boi, ha voluto porgere un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ed, in particolare, ai relatori ed al moderatore, ai quali ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte del Propeller Club di Genova.

GRANDI YACHT:  Fenomeno mondiale di creatività e tecnologia ed emblema della cantieristica leader del nostro paese

Martedì 11 Luglio, alle ore 19.00, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto una riunione conviviale, organizzata dal nostro Consigliere, ing. Lorenzo Pollicardo, presso lo Yacht Club Italiano con relatori (in ordine alfabetico):

               Giorgio Cassetta – Vincenzo Poerio – Lorenzo Pollicardo

Sul tema:

“GRANDI YACHT:  FENOMENO MONDIALE DI CREATIVITA’ E TECNOLOGIA ED EMBLEMA DELLA  CANTIERISTICA LEADER DEL NOSTRO PAESE”

L’incontro, moderato da Riccardo MASNATA, della testata Super Yacht 24, è iniziato alle ore 19.00 e, dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti e i relatori, dando il benvenuto ad un nuovo Socio (Dott. Pierluigi Portalupi) a cui è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.

Successivamente è stato dedicato un momento speciale per salutare l’Ammiraglio Sergio LIARDO, che ha appena lasciato la Direzione Marittima della Liguria e il Comando del Porto di Genova. Durante questo momento, gli è stato rivolto un commiato e un ringraziamento sincero per il suo impegno e la sua dedizione nella sua attività rivolta al mare ed alle coste liguri. Allo stesso tempo, è stato anche dato un caloroso benvenuto all’Ammiraglio Piero PELLIZZARI, che ha assunto tali ruolo e funzioni proprio pochi giorni fa.

Il momento è stato reso ancora più significativo con la consegna di due ricordi per gli Ammiragli e con un brindisi per augurare “buon vento” ad entrambi.

La Presidente ha lasciato poi la parola ai Consiglieri Stefano Balleari e Lilli Lauro, i quali hanno portato i saluti istituzionali in rappresentanza della Regione Liguria.

Successivamente l’organizzatore della serata, ing. Lorenzo POLLICARDO, ha dato inizio alla Tavola Rotonda, un’occasione significativa per discutere alcuni temi legati all’ideazione, alla costruzione e all’allestimento dei grandi yacht. L’ing. Pollicardo, riportando alcuni dati, ha evidenziato l’importanza del settore italiano nella produzione di yacht oltre i 30 metri: circa il 52% delle imbarcazioni in costruzione a livello globale sono provenienti dal nostro paese.

Nel complesso, la flotta mondiale degli yacht sopra i 30 metri raggiunge le 6.000 unità: di queste una media di 1450 viene sottoposta a lavori di ristrutturazione ogni anno. Tuttavia, diventa sempre più importante anche l’attività di retrofit per adeguare le imbarcazioni alle nuove motorizzazioni ecologiche.

Di fronte a questi dati, è necessario interrogarsi sulle sfide del settore. I relatori della serata hanno cercato di dare una risposta a questo quesito.

Vincenzo POERIO – Presidente Fondazione ISYL ITS Academy Settore nautico e logistica – ha sottolineato che i punti chiave del successo che hanno permesso la crescita del mercato degli yacht in Italia sono: creatività, capacità di adattarsi ai cambiamenti e possibilità di offrire prodotti personalizzati con maggiore facilità, nonché fornire un’assistenza di massimo livello ai clienti. L’ing. Poerio ha poi ribadito l’importanza della formazione e, in particolare, degli Istituti Tecnici Superiori  (ITS), mettendo in evidenza la necessità per il settore della cantieristica di favorire l’arrivo di lavoratori stranieri in Italia e poi di riuscire a trattenere il loro talento nel nostro paese.

Giorgio CASSETTA – Cassetta Yacht Designers – si è invece concentrato su ciò che i clienti di yacht richiedono. Si tratta generalmente di persone consapevoli delle proprie opinioni, ma che non sono pienamente istruite riguardo agli yacht. Pertanto, la prima cosa che chiedono è un rapporto di fiducia. Spesso i clienti non hanno un’idea precisa della barca che desiderano e hanno bisogno di essere guidati nella scelta del prodotto che potrebbe soddisfarli. Il dott. Cassetta si è poi concentrato sulla formazione e sulla disponibilità di professionisti di questo settore. Oggi, i nuovi designer giovani hanno una buona formazione teorica, ma non sufficiente per sviluppare un pensiero critico che li renda efficaci sul lavoro. Inoltre, non sempre sono adeguatamente preparati ad utilizzare gli strumenti tecnici necessari.

Successivamente si è tenuto un interessante dibattito, reso tale dalle domande ed osservazioni di  Armando Capurro e Piero Pellizzari.

Al termine del dibattito la Presidente Giorgia Boi ha voluto porgere un cordiale ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti – tra cui l’avv. Marcello Maresca che ha reso possibile l’evento allo Yacht Club – ed, in particolare, ai relatori e al moderatore, ai quali ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club di Genova. Ha poi augurato a tutti i presenti una bellissima estate, dando puntamento al prossimo anno sociale.

Cordiali saluti

 

               

                                   

 

 

Genovesi viaggianti: storie di avventure in navigazione per il mondo

Martedì 4 luglio il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto un interessante incontro pomeridiano sul tema:

                                                            GENOVESI VIAGGIANTI:

                                      Storie di avventure in navigazione per il mondo

presso la suggestiva Sala delle Grida, immersa nella mostra pittorica di Odo Pinteri.

L’evento è iniziato con i saluti e i ringraziamenti da parte della Presidente GIORGIA BOI, i saluti istituzionali da parte dell’Assessore FRANCESCO MARESCA in rappresentanza del Comune di Genova e i saluti da parte dell’Ing. FABIO CAPOCACCIA propulsore della Mostra.

Protagonisti dell’incontro sono stati due brillanti relatori: FILIPPO ARAGONE – Managing Director Gruppo Selt e Titolare FarSoFar e GUIDO BARBAZZA – Fondatore/CEO di IXMachina, entrambi soci del Propeller genovese.

Attraverso le stimolanti domande del moderatore MATTEO CANTILE – Direttore responsabile di Primocanale, i relatori hanno trasportato gli spettatori in giro per il mondo, condividendo le loro molteplici esperienze vissute durante i numerosi viaggi intrapresi.

Aragone e Barbazza sono infatti tra gli italiani che hanno visitato più paesi al mondo: ad entrambi mancano solo pochi paesi per completare il loro obbiettivo di vedere tutto il pianeta.

In particolare, Aragone ha visitato 171 paesi, Barbazza ha invece ottenuto nel 2013 il Guinness dei primati, in quanto aveva collezionato 1764 carte d’imbarco, ma da allora ha fatto ancora molti viaggi, tanto che oggi ne possiede oltre 5000.

Tuttavia, sono state motivazioni diverse a spingere i relatori ad intraprendere queste straordinarie avventure.

Aragone è stato spinto da una passione nata fin da giovane, che lo ha portato ad iniziare a viaggiare fin da quando era giovanissimo. Inizialmente per finanziare i suoi viaggi, lavorava nel paese che andava a visitare.

Nel corso degli anni, ha coltivato sempre di più questa passione, viaggiando anche in paesi senza comfort e a tratti pericolosi per gli esseri umani. Ha vissuto situazioni incredibili ma che sono fortunatamente terminate bene. Ha raccontato di quando si è trovato a soli 25 centimetri da un mamba verde in Sierra Leone e di quando si è ritrovato in una strada della Nigeria che si è rivelata essere una palude insormontabile.

Non sono mancate anche le esperienze indimenticabili come quelle vissute a Sao Tomè e in Nubia in cui ha avuto la possibilità di vedere le piramidi di Meroe.

Guido Barbazza, invece, ha viaggiato molto per motivi di lavoro. Ha avuto la fortuna di visitare molti paesi diversi, senza una meta completamente prefissata , come spesso succede quando si viaggia per motivi lavorativi. I suoi viaggi di lavoro, però, non sono stati solo un impegno lavorativo, ma gli hanno permesso di vivere esperienze importanti e speciali.

Ha ricordato con particolare emozione il momento in cui, a Khopoli, ha avuto l’opportunità di piantare un albero, una tradizione locale del luogo. Anche in Giappone ha avuto la possibilità di immergersi in tradizioni locali e vivere esperienze autentiche, assaggiando per esempio il tè locale, completamente diverso da quello che abbiamo in Italia.

Per lui non sono mancate esperienze inaspettate: durante un viaggio in Indiana e a Singapore il relatore si è trovato di fronte ad un camion e ad un grattacielo che portavano l’insegna “Genova”

Questi incontri casuali hanno suscitato in lui grande sorpresa, considerando la sua città d’origine così lontana da questi paesi.

L’incontro è stato arricchito da qualche domanda e riflessione da parte del pubblico presente in sala.

Al termine del dibattito la Presidente Giorgia Boi ha ringraziato tutti i partecipanti, ed in particolare i relatori ed il moderatore a cui ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club.

I presenti hanno infine avuto l’opportunità di visitare la bella e ricca mostra di Odo Pinteri esposta nella Sala delle Grida.

Cordiali saluti

           

“Crociere: le nuove frontiere del lusso e dell’avventura”

Martedì 20 giugno 2023, il Propeller Club – Port of Genoa ha organizzato una riunione conviviale presso il Grand Hotel Savoia, che ha visto come relatori (in ordine alfabetico) Roberto MARTINOLI e Barbara MUCKERMANN, sul tema molto interessante:

“CROCIERE: LE NUOVE FRONTIERE DEL LUSSO E DELL’AVVENTURA”

Dopo i momenti conviviali dell’aperitivo e della cena, la Presidente Giorgia BOI ha avviato la serata salutando e ringraziando i presenti; ha poi lasciato la parola all’Assessore Marta Brusoni ed al Consigliere Regionale Stefano Balleari, i quali hanno portato, rispettivamente, i saluti istituzionali del Comune di Genova e della Regione Liguria.

L’incontro, moderato dal Vicepresidente del Propeller Club – Port of Genoa Adv. Enrico MOLISANI, è stato dedicato al settore crocieristico, con particolare riferimento alle crociere di lusso.
Il moderatore ha introdotto l’argomento della serata sottolineando come il lussuoso stile di Silversea richiami alla mente la raffinatezza delle crociere “di un tempo”, quando il viaggio era considerato alla stregua di un’esperienza catartica, l’attenzione per i passeggeri era massima e ogni dettaglio veniva curato con grande eleganza.

Ha poi lasciato la parola al Dott. Roberto MARTINOLI, Senior Advisor Royal Caribbean Group e CEO Jason Liberty, il quale ha presentato una visione globale del settore e, in particolare, di quello della compagnia per cui opera.
Martinoli ha evidenziato che il mercato mondiale delle crociere attuale conta 31,5 milioni di passeggeri e circa 1,2 milioni di posti di lavoro, con un giro d’affari di 155 miliardi di dollari. Inoltre, si prevede un aumento della capacità delle navi da 644.000 a 746.000 posti letto. Nonostante l’età media dei crocieristi sia piuttosto elevata, le compagnie stanno ideando strategie di marketing capaci di attirare le nuove generazioni, infatti l’85% dei millennial ha mostrato interesse per una crociera.
Un passaggio obbligatorio ha poi riguardato il tema della sostenibilità: le principali organizzazioni ambientaliste infatti si stanno impegnando al fianco degli operatori del mercato delle crociere per fissare obiettivi comuni a tutela dell’ambiente.
Il relatore ha concluso la propria presentazione affermando che oggi il settore crocieristico è uno dei più regolamentati e la tendenza di questa attenzione non è destinata a diminuire.

La Dott.ssa Barbara MUCKERMANN, CEO Silversea Cruises ha focalizzato il suo intervento sulla propria compagnia, fondata nel 1994, la quale, andando incontro alle esigenze e gli interessi dei clienti, ha saputo rispondere alle esigenze ed ai desideri dei clienti combinando l’eccellenza del lusso tradizionale con il mondo emozionante dell’avventura, creando un nuovo settore.
Nonostante Silversea rappresenti “solo” il 3% del mercato complessivo delle crociere, essa è il leader nel segmento “luxury and expedition”.
Peraltro, le navi della Silversea raggiungono luoghi molto particolari come l’Artide, l’Antartide, le isole Galapagos e la selvaggia Kimberley Coast del Nord dell’Australia. In questi luoghi affascinanti e selvaggi è possibile vivere esperienze indimenticabili anche grazie all’incontro con animali di rara bellezza come pinguini, foche, balene e orsi polari.
Per far si che i crocieristi si immergano completamente nelle aree visitate, le destinazioni sono raggiunte attraverso navigazioni rilassanti e durante la permanenza a bordo gli ospiti godono di ogni possibile confort immaginabile.
Per Silversea il benessere dei clienti rappresenta la priorità assoluta tant’è che coloro che soffrono di mal di mare possono optare per un volo privato, invece della navigazione, per raggiungere le loro destinazioni previste.
La relatrice ha concluso anticipando alcune delle nuove destinazioni che raggiungeranno nei prossimi anni le navi Silversea.

Successivamente si è tenuto un interessante dibattito, reso tale dalle domande ed osservazioni di numerosi soci, compresi Giorgia Boi, Fabio Capocaccia ed Enrico Molisani.

Al termine del dibattito la Presidente Giorgia Boi ha voluto porgere un cordiale ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, ai relatori e il moderatore, a cui ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club di Genova.

 

             

Le opportunità ed i rischi di uno shipping “glocal”

Mercoledì 31 maggio 2023, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto una affollatissima riunione conviviale nella splendida cornice di Palazzo Pallavicino, sul tema:

LE OPPORTUNITÀ ed I RISCHI DI UNO SHIPPING “GLOCAL”

L’evento è iniziato alle 19.00 e dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i presenti, presentando due nuovi Soci (Avv. Francesco Gastaldi e Cap. Manuel Mariotti) ai quali è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.   Ha poi lasciato la parola al Consigliere Stefano Balleari e all’Assessore Francesco Maresca, i quali hanno portato rispettivamente i saluti istituzionali della Regione Liguria e del Comune di Genova.

L’incontro, a cui hanno partecipato soci ed invitati appartenenti a numerosissime categorie, ha visto come relatore STEFANO MESSINA, Presidente di Assarmatori e Vice Presidente Esecutivo Ignazio Messina & C. il quale ha suscitato un grande interesse, coinvolgendo i partecipanti attraverso alcune significative riflessioni trasversali che derivano dall’esperienza aziendale e dall’evoluzione del “suo” Gruppo negli ultimi 15 anni.
Centrale è stato il ragionamento sulle opportunità ed i rischi di uno shippingglocal” (globallocal), spiegando anzitutto cosa possa significare, per il relatore, essere “glocal”: uno shipping caratterizzato da una particolare complementarità dei servizi e dalle professionalità.
L’opportunità glocal consiste nell’opportunità affinché le aziende locali possano rimanere tali, sia mantenendo sul territorio le proprie sedi sia compiendo investimenti a beneficio del tessuto locale. Sotto questo punto di vista, par bene evidenziare che le imprese locali non debbano essere considerate un limite alla crescita dell’economia.
Un esempio di tale opportunità è il Gruppo Messina, fondato a Genova nel 1921: il Gruppo ha deciso di rimanere ancorato a Genova, ma, al contempo, in un’ottica protettiva della società e per limitare i rischi, si sono realizzati importanti investimenti commerciali, che si sostanziano nella costituzione di joint venture o nell’apertura di filiali in diversi paesi. Così facendo, il Gruppo Messina ha saputo dar vita ad un’integrazione verticale, capace di offrire al mercato maggiori, e più competitivi, servizi.
Il Gruppo Messina è testimone del fatto che le professionalità non mancano e che sono in tutti i settori: esiste una filiera ed un’esperienza glocal. Vi è anche un’importante filiera formativa, anche pubblica, rappresentata dall’Accademia.
E l’ecosistema delle aziende del territorio porta a far crescere, segnatamente, queste professionalità.
Il relatore ha associato, inoltre, il principale rischio di uno shipping glocal alla dimensione dell’organizzazione, a cui si lega un rischio finanziario: senza una certa dimensione è infatti difficile realizzare il successo. Una dimensione limitata rappresenta infatti un non trascurabile fattore rischio in un mercato economico come quello italiano: le aziende del nostro settore, se dipendessero esclusivamente dal sistema-Italia potrebbero non trovarsi completamente “al sicuro”. È bene quindi pensare a realizzare una distribuzione delle fonti di guadagno in diverse aree del globo, che possa consentire di soffrire meno gli eventuali cicli negativi di un singolo mercato.
Anche il tema della geografia è correlato alla filosofia glocal. Secondo il relatore non vi è un rapporto causa-effetto tra le scelte programmate ed i risultati. Un esempio è dato dall’oscillazione del prezzo dei noli per TEU, che prima – ad esempio per i viaggi per l’India – era di 2.600 $, con picchi di oltre 5.000 $, mentre oggi si aggira sugli 800 $.
In ultimo, il relatore ha formulato un commento sulla “big” MSC, osservando che il rapporto sia davvero straordinario. Infatti, il presidente Aponte, provenendo da una famiglia di armatori, condivide pienamente i valori del Gruppo ed il modo di concepire l’azienda come qualcosa che deve prosperare nel lungo termine, a beneficio delle generazioni future.

Successivamente si è tenuto un interessante dibattito, reso tale dalle domande ed osservazioni di Giorgia Boi, Fabio Pasquarelli, Fabio Capocaccia, Massimo Figari, Giordano Bruno Guerrini, Nicola Capuzzo, Lorenzo Pellerano.

Al termine del dibattito la Presidente Giorgia Boi ha ringraziato tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, il relatore Dott. Stefano Messina a cui ha consegnato un “crest” come segno di stima e di grande apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club.

 

      

London Valour: la storia cosa ci ha insegnato?

Martedì 18 aprile 2023, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto un’interessante riunione presso il Ristorante “Al Settimo Cielo” del Grand Hotel Savoia che ha visto in qualità di relatori (in ordine alfabetico):

Marco BUCCI, Sergio LIARDO, Gianfranco MEGGIORIN, Paolo Emilio SIGNORINI, Giuseppe ZAGARIA

Sul tema:                                           

                                    “LONDON VALOUR: LA STORIA COSA CI HA INSEGNATO?”

Dopo l’aperitivo di benvenuto, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti ed i relatori e ha dato il caloroso benvenuto ai quattro nuovi Soci del Propeller genovese, l’Ing. Alberto Balbi, il Cap. Gianfranco Meggiorin, la Dott.ssa Lisa Proglio e l’Avv. Federico Remorino, ai quali è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.

La Presidente ha poi lasciato la parola, per un breve saluto, al Console onorario del Regno Unito, Avv. Denise ASHING DARDANI, la quale, in rappresentanza della comunità britannica in Italia, ha espresso parole di gratitudine nei confronti di tutti coloro che parteciparono al salvataggio della “London Valour”.

La Presidente evidenzia che questa Tavola Rotonda segue la cerimonia rievocativa del naufragio della “London Valour” tenutasi a Palazzo Ducale il 13 aprile 2023 e mira ad approfondire alcuni temi di primaria rilevanza, tra i quali i cambiamenti che sono occorsi in questi ultimi 50 anni nell’ambito dei soccorsi in mare, della prevenzione e delle previsioni meteorologiche e così via.

A ciò hanno cercato di dare una risposta, attraverso i loro interventi, i relatori della serata.

In particolare:

Il Sindaco Marco BUCCI si è soffermato sulla necessità che la sicurezza diventi la priorità “numero uno”, cosa che passa attraverso attività tese alla diminuzione del rischio. Un incidente di tale gravità, come quello occorso alla “London Valour”, può infatti comportare, tra le tante conseguenze negative, un grande e grave impatto per una città come Genova.
In questa ottica, un ruolo importante è svolto dalle infrastrutture: occorre dunque creare un porto dove sussistano le condizioni per garantire la massima protezione in tutte le possibili situazioni metereologiche per le navi e per coloro che operano in porto.
Il Sindaco ha infine concluso il proprio intervento soffermandosi in particolare sulla sicurezza in mare dei diportisti: il numero delle imbarcazioni è in aumento ed è necessario creare, anche per queste imbarcazioni, un sistema di sicurezza adeguato.

Il Dott. Paolo Emilio SIGNORINI – Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale – ha evidenziato il cambiamento avvenuto a livello della “quantità” e della “qualità” degli incidenti in mare, rilevando che gli incidenti sono diminuiti anche grazie ad un generale aumento delle condizioni di sicurezza.
Le contromisure adottate per fronteggiare la pandemia rappresentano, ad esempio, una dimostrazione di avanzamento culturale, sociale, sanitario che, anche a livello portuale, ha consentito numerosi progressi in questi ultimi 50 anni.
Il relatore ha poi concluso soffermandosi sull’importanza degli investimenti nella prevenzione del rischio.

L’Amm. Sergio LIARDO – Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo Liguria – ha osservato che, nell’ambito della prevenzione e della riduzione del rischio, sono state, da un lato, introdotte normative riguardanti la previsione di figure specialistiche e, dall’altro, sono stati sviluppati importanti sistemi di monitoraggio tra i quali il Vessel Traffic Service (VTS) che permette di monitorare le navi in ingresso e in uscita dal porto.
Sono state emanate, inoltre, alcune specifiche direttive aventi ad oggetto i corridori di separazione del traffico.
Oggi occorre peraltro ancora concentrarsi sulle infrastrutture: l’Italia deve necessariamente adeguare le proprie strutture all’avanzare del cd. gigantismo navale.
Il relatore ha concluso l’intervento mostrando e commentando un video del giorno della tragedia e un video di un’operazione di soccorso in mare avvenuta recentemente.

 L’Ing. Giuseppe ZAGARIA – RINA, Marine Italy Region Technical Director – osservando le immagini della “London Valour”, ha segnalato due aspetti importanti riguardanti il cambiamento avvenuto a livello tecnologico delle navi. Il primo riguarda l’implementazione e la corretta analisi dei sistemi di rilevazione: alcuni dati in questi ultimi anni sono addirittura arrivati analizzando, con l’utilizzo di tecnologie avanzate, i relitti delle navi, consentendo così di comprendere cosa non funzionava nei sistemi di sicurezza della nave.
Il secondo aspetto è relativo all’adeguamento alle normative comunitarie che riguardano molti aspetti tecnici, tra cui quello relativo al dimensionamento delle navi.
Il relatore ha concluso soffermandosi sull’importanza della condivisione: in particolare, occorre condividere con le istituzioni le conoscenze affinché vengano sviluppate ed applicate nuove tecnologie e nuovi standard di sicurezza.

Il Capt. Gianfranco MEGGIORIN – Presidente di Navimeteo – ha incentrato il proprio intervento sui maggiori cambiamenti a livello dei servizi marini: vi sono stati progressi per quanto concerne le fonti istituzionali, progressi riguardanti i satelliti, i radar e la rete osservative; infine, occorre citare i progressi straordinari nel settore delle telecomunicazioni.
In seguito al disastro della “Costa Concordia”, tutte le compagnie hanno messo in atto sistemi di sicurezza più efficienti rispetto al passato ed in grado di assistere il comandante di una nave nel prendere le migliori decisioni nei momenti critici. Sono stati infatti adottati i “Fleet Operations Centers” e il “Maritime Support Centers”.
Il relatore ha concluso elencando i maggiori cambiamenti avvenuti sotto il profilo dell’analisi previsionale meteorologica, facendo particolare riferimento alle migliori strumentazioni meteo di bordo.

Importanti spunti di riflessione sono arrivati da interventi da parte di alcuni dei numerosi presenti che hanno permesso di concludere osservando come, nonostante gli indubbi progressi, la sfida verso l’implementazione della sicurezza in ambito marittimo e portuale è sempre aperta.

Al termine della bella serata, che i relatori hanno saputo rendere molto avvincente, la Presidente Giorgia Boi ha ringraziato tutti i partecipanti, consegnando ai relatori un presente da parte del Propeller Club – Port of Genoa e dando appuntamento ai prossimi eventi del Club.

 

 

Serata di beneficenza Comitato Welfare

Martedì 28 marzo 2023, il Propeller Club – Port of Genoa ha compartecipato alla serata di beneficenza in favore di Stella Maris che è stata organizzata dal Comitato Territoriale Welfare della Gente di Mare a bordo della M/N “Fantastic” all’ormeggio nel porto di Genova, gentilmente messa a disposizione da Grandi Navi Veloci.
L’evento – presieduto dall’Ammiraglio Ispettore (CP) Pil. Sergio Liardo e fortemente promosso dal Propeller Club genovese, sempre molto vicino al Comitato Welfare ed a Stella Maris – è stato presentato dal nostro Consigliere, Dott. Renato Causa.
Dopo l’aperitivo ed i saluti istituzionali, il Diacono Massimo Franzi – Direttore di Stella Maris e Presidente Federazione Nazionale Stella Maris – ha illustrato ai presenti le numerose attività benefiche in favore dei marittimi svolte da Stella Maris, fondazione che accoglie e assiste i marittimi che arrivano nei porti, sottolineando che a Genova nel 2022 i volontari di questa fondazione hanno visitato 2104 navi incontrando ben 74233 marittimi.

Nel corso della serata – a cui hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni locali (tra cui si ricordano gli Assessori Francesco Maresca e Marta Brusoni in rappresentanza del Comune di Genova e l’Ammiraglio Sergio Liardo e il Comandante Giovanni Stella della Direzione marittima della Liguria), numerosi rappresentanti dello shipping genovese ed il Comandante della nave Adelfo Fiorentini – è stata consegnata una targa onorifica, in ricordo del Cavalier Aldo Grimaldi, a Remo Di Fiore per la sua lunga militanza nel sindacato marittimo, sia a livello nazionale sia internazionale.
Sono state inoltre consegnate tre targhe onorarie del Comitato Welfare a Padre Bruno Ciceri della Stella Maris Internazionale, alla Società Ottavio Novella e alla Società Rimorchiatori Riuniti.
Erano, infine, presenti il Dott. Matteo Catani – Amministratore delegato di GNV e la Sig.ra Alessandra Grimaldi, la quale ha letto una lettera in ricordo del padre Aldo Grimaldi.

L’evento si è concluso con una cena servita presso il ristorante a bordo nave.
Il ricavato della serata di beneficenza contribuirà alla realizzazione di due progetti, ovvero un nuovo locale di accoglienza presso Stazioni Marittime (al Ponte Andrea Doria) ed un “Progetto Giovani” per l’incremento delle visite a bordo e l’apertura del nuovo Seamen’s Club.

                

 

Strategie artiche e Polar Code

Mercoledì 22 marzo, alle ore 16.00, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto un incontro pomeridiano presso il Museo del Mare, con relatori (in ordine alfabetico):

                             Enrico MOLISANI, Massimiliano NANNINI, Alessandro PETRI

Sul tema:

                                            ”STRATEGIE ARTICHE E POLAR CODE

 

L’incontro – organizzato dal vice-presidente Enrico MOLISANI con la collaborazione del Museo del Mare, dell’Associazione Promotori Museo del Mare e dell’Istituto Idrografico della Marina – è iniziato alle ore 16.00 con i saluti della Presidente GIORGIA BOI che ha ringraziato i presenti ed i relatori evidenziando l’importanza e l’attualità del tema trattato.

L’incontro è stata introdotto da un saluto istituzionale da parte della dott.ssa Nicoletta VIZIANO in rappresentanza del Museo del Mare (MuMa), del Dott. Maurizio DACCÀ in rappresentanza dell’Associazione Promotori Museo del Mare e dell’Assessore Francesco MARESCA in rappresentanza del Sindaco del Comune di Genova.

Successivamente, l’Avv. Enrico MOLISANI – moderatore e relatore dell’evento – dopo aver introdotto l’argomento del meeting, ha incentrato il proprio intervento sul Polar Code: un Codice –che fa parte della Convenzione SOLAS ed è entrato in vigore nel 2017 – nato dalla necessità di dare sia una regolamentazione al territorio artico sia una regolamentazione da un punto di vista tecnico e da un punto di vista ambientale alla navigazione nei territori artici.
Il Polar Code è costituito da due grandi insiemi normativi: il primo è caratterizzato da disposizioni sulle misure di sicurezza che devono essere adottate nell’ambito della navigazione artica: sotto questo punto di vista è necessario progettare navi adeguate a navigare con condizioni meteorologiche poco favorevoli. Inoltre, rappresentando l’Artico una nuova meta turistica, è necessario tutelare i passeggeri che si approcciano a questa tipologia di turismo.
Il secondo insieme di norme riguarda la tutela ambientale con particolare riferimento alla fauna, alle popolazioni locali site nel territorio e alle misure atte a prevenire le fonti di inquinamento.
Il relatore ha concluso affermando che il Polar Code è solo in una fase primaria rispetto all’obiettivo normativo: occorrerà infatti dare una regolamentazione al territorio artico anche sotto il profilo del diritto internazionale e del diritto pubblico, essendo un territorio che ad oggi è ancora deregolamentato.

L’Amm. Massimiliano NANNINI – Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina – si è concentrato sull’attività di ricerca al Polo Nord che dal 2017 la Marina Militare, l’Istituto Idrografico della Marina ed altri enti stanno portando avanti. Ricoprono un ruolo particolarmente importante in questa attività l’esplorazione, la mappatura della parte a nord delle isole Svalbard e la mappatura ad alta risoluzione dei luoghi più significativi del mare Artico.
Grande attenzione è attribuita a ciò che riguarda l’enviroment: il Polo Nord, a causa della circolazione delle correnti, è infatti uno dei mari più inquinati al mondo.
Il relatore ha concluso soffermandosi sull’importante ruolo svolto dall’Italia in questo settore e sull’importanza di investire risorse in quei luoghi, in quanto le situazioni che ivi si realizzano permettono di predire il futuro, di meglio comprendere quello che accadrà nei nostri territori e di reagire di conseguenza.

Il Capitano di Vascello (CP) ALESSANDRO PETRI – Guardia Costiera – si è invece soffermato sulla genesi di tutte le norme edite dall’Imo – ed, in particolar modo, del Polar Code – basata sulla valutazione del rischio.
Ha così sottolineato che si è passati recentemente da una fase di direzione cosiddetta “by disaster” nel corso della quale la reazione normativa dell’Imo era sempre successiva ad un incidente, ad una fase definita di “formal safety assessment” che porta ad un’analisi dei rischi o benefici ogniqualvolta si intende emanare nuova una norma, individuando quindi i pericoli prima che accadano gli incidenti in modo da ridurre la probabilità degli incidenti stessi attraverso regole adeguate.
Il “formal safety assessment” è un processo costituito da tre fasi: l’identificazione dei pericoli, la valutazione del rischio e l’individuazione delle misure e delle contromisure.
Il relatore ha concluso elencando i principali rischi che devono essere gestiti nell’ambito delle norme relative alle zone polari: tra questi si trovano le problematiche connesse alle operazioni in un ambiente a bassa temperatura, la distanza dalle strutture di soccorso, l’alta latitudine a cui è connessa la difficoltà delle comunicazioni satellitari e l’esteso periodo di oscurità.

Importanti spunti di riflessione sono arrivati da numerosi interventi, tra i quali si ricordano in particolare quelli di Armando Capurro, Giorgia Boi, Giovanni Crucioli, Alberta Frondoni.

Al termine delle relazioni, la Presidente ha ringraziato i relatori, consegnando loro un presente da parte del Propeller Club.
L’evento si è concluso con un’interessante visita alla Sala dell’Idrografico del Museo del Mare e, successivamente, con un aperitivo offerto dal Propeller Club – Port of Genoa e dallo Studio Legale Wegal.