TRANSIZIONE ENERGETICA E DIGITALIZZAZIONE. LO SHIPPING AD UN PUNTO DI SVOLTA

Martedì 14 maggio 2024, il Propeller Club – Port of Genoa ha organizzato una riunione conviviale presso l’Hotel Bristol Palace, che ha visto come relatore l’ing. UGO SALERNO (Pres. Es. Rina S.p.A.) sul tema, molto attuale ed interessante:

                                          “TRANSIZIONE ENERGETICA E DIGITALIZZAZIONE
                                                     LO SHIPPING AD UN PUNTO DI SVOLTA”

L’incontro è iniziato alle ore 19.00 e, dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i presenti e il relatore, lasciando la parola al Sindaco Marco Bucci il quale ha portato i saluti istituzionali del Comune di Genova, e all’assessore Alessio Piana presente in rappresentanza della Regione Liguria.

Successivamente la Presidente ha lasciato la parola al relatore della serata, ing. UGO SALERNO, il quale ha incentrato il proprio discorso sulla fase di transizione energetica e digitalizzazione che sta attraversando il settore dello shipping: in particolare, le navi stanno affrontando sfide epocali, come la decarbonizzazione.
A ben vedere, le navi sono particolarmente difficili da decarbonizzare a causa della loro autonomia energetica limitata e dei costi elevati associati alla transizione verso fonti energetiche più sostenibili e gli armatori sono incerti su come affrontare questa sfida, a causa della complessità legata alla decarbonizzazione delle navi e alla ricerca di soluzioni energetiche sostenibili.
Indubbiamente gli obiettivi di decarbonizzazione sono sfidanti e riguardano tutto il settore del trasporto marittimo.  Per raggiungere tali obbiettivi, sono necessarie soluzioni come l’efficienza energetica, l’uso di combustibili a basse emissioni come l’LNG e il metanolo, e lo sviluppo di biocarburanti e combustibili neutri come gli e-fuels. La transizione verso fonti energetiche più pulite comporta sfide legate alla disponibilità di tecnologie efficienti, alla densità energetica, ai costi e alle infrastrutture necessarie per supportare l’utilizzo di queste nuove soluzioni.
Inoltre, il relatore ha affermato che si sta assistendo ad una crescente digitalizzazione nel settore dello shipping, con l’uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale.
Le tecnologie digitali possono indubbiamente migliorare l’efficienza e la sicurezza delle navi, dei porti e dei cantieri. La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione nel settore marittimo, con l’utilizzo di visite in remoto e l’implementazione di sistemi intelligenti a bordo.
Tuttavia, sono presenti sfide legate ai costi energetici, alla protezione da attacchi cyber e alla gestione dei dati.
Il relatore ha concluso sostenendo che il futuro del settore marittimo verrà ad includere navi fortemente automatizzate, gestite in parte da equipaggi e in parte da sistemi digitali. La formazione degli equipaggi diventa dunque essenziale per adattarsi alle nuove tecnologie e alle nuove esigenze del settore ed è importante investire nella formazione e nell’aggiornamento professionale per garantire che gli equipaggi siano preparati a gestire le navi del futuro.
La collaborazione tra industria, istituzioni accademiche e autorità regolatorie sarà essenziale per guidare la transizione verso un settore marittimo più sostenibile.

Dopo l’interessante relazione, si sono avuti alcuni interessanti interventi che hanno posto interrogativi molto significativi.

Innanzitutto il Presidente di Confitarma, Mario Zanetti, ha domandato se il modello con cui si affrontano le sfide degli obiettivi in esame è orientato al pensiero multidisciplinare, considerando che la Commissione Europea sembra essere molto prescrittiva anziché ascoltare coloro che devono raggiungere gli obiettivi. Il relatore ha risposto sottolineando la mancanza di ascolto da parte della Commissione Europea verso le industrie coinvolte e suggerendo che invece di prescrivere delle regole dovrebbero proporre degli obiettivi e consultarsi con le industrie prima di fissare date e obiettivi.

E’ poi seguito l’intervento dell’Ammiraglio Piero Pellizzari – Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria – il quale in particolare ha chiesto quali saranno le esigenze energetiche delle navi nei porti tra 30 anni e come i porti dovranno adattarsi a queste esigenze. Il relatore ha spiegato che attualmente non c’è una soluzione unica e che i porti dovranno essere flessibili e adattabili per poter gestire diversi tipi di combustibili, come l’idrogeno, il metanolo e il metano liquido. Ha sottolineato l’importanza di evitare l’inquinamento durante il rifornimento delle navi e ha fatto cenno alla necessità di condotte per il trasporto di CO2 liquida. Ha concluso affermando che i porti dovranno essere pronti ad adeguarsi alle nuove esigenze energetiche delle navi, senza peraltro poter avere una risposta definitiva al momento, dipendendo da future variabili.

Giorgia Boi ha riflettuto sul fatto che il mondo tecnologico è proiettato verso il futuro e sta fornendo soluzioni interessanti, ma al tempo stesso il dato normativo risulta ancora insoddisfacente e indietro rispetto alle necessità tecnologiche. Il relatore concorda in parte, affermando che le norme vanno sviluppate, ma sottolinea che anche la tecnologia ha ancora molti aspetti da affinare. Avverte che l’Europa deve evitare di restare indietro rispetto ad altri paesi che investono in tecnologia e sottolinea l’importanza di trovare soluzioni tecnologicamente valide prima di definire le norme.

Filippo Aragone ha poi chiesto in che modo il Rina si rapporta al cambiamento tecnologico delle navi ed alla loro classificazione ed il relatore ha spiegato che le navi vengono seguite e valutate in base alle norme esistenti. Ovviamente quando arriveranno sul mercato navi alimentate ad ammoniaca ed idrogeno, si dovranno applicare le norme deputate a tale innovazione.

Infine, Marco Novella ha affermato che l’armamento è gravato da molte norme e costi. Ci potrebbe essere la tentazione di cambiare radicalmente obiettivo aziendale per affrontare meglio i costi e le norme IMO, dell’Unione Europea, di classe e di bandiera che colpiscono gli armatori. Bisogna avere coraggio nell’affrontare queste sfide e trovare soluzioni innovative, magari pensando a raccogliere la CO2 a terra o ad altre iniziative. Ritiene sia importante essere rapidi nel seguire le norme, ma anche evitare di applicarle in modo eccessivamente complicato.

Al termine della serata, molto coinvolgente, la Presidente Giorgia Boi ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, al relatore, a cui ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club di Genova e ha dato appuntamento al prossimo appuntamento di giugno.

DESTINAZIONE SOSTENIBILITA’: IL FUTURO DELLO SHIPPING NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA?

Martedì 16 aprile 2024, il Propeller Club – Port of Genoa ha organizzato una riunione conviviale presso l’Hotel Bristol Palace, che ha visto come relatore TIMOTHY COSULICH (CEO Fratelli Cosulich e IBIA Board Member) sul tema, molto attuale ed interessante:

                                                       DESTINAZIONE SOSTENIBILITA’:

                           IL FUTURO DELLO SHIPPING NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA?”

L’incontro è iniziato alle ore 19.00 e, dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti e i relatori, dando il benvenuto a sei nuovi Soci: Dott.ssa Claudia Barello di BMC SEA S.r.l., Dott. Michele Bogliolo di Carbofin S.p.A., Dott.ssa Ilaria Cortellini di Consorzio Global, Avv. Riccardo Delucchi dello Studio Legale Wegal, Dott. Ettore Mafferi di BMC SEA S.r.l. e Dott. Alessandro Ventura di OOCL (Italy) S.r.l. a cui è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.
La Presidente ha poi lasciato la parola al Sindaco Marco BUCCI il quale dopo aver portato i saluti istituzionali del Comune di Genova, ha sottolineato l’importanza di passare a un mondo decarbonizzato per garantire un futuro sostenibile per la nostra società e per le generazioni future.
Il Sindaco si augura che Genova possa essere un esempio di leadership nel processo di transizione verso un’economia più sostenibile.

Successivamente la Presidente ha lasciato la parola al relatore della serata, Timothy COSULICH, il quale ha parlato degli imminenti cambiamenti nell’industria dello shipping nei prossimi anni. Ha discusso della complessità della supply chain e dell’intera industria del fuel, evidenziando i quattro principali carburanti che saranno utilizzati nei prossimi decenni: metanolo, ammoniaca, LNG e biocarburanti.
Ha sottolineato che nessuno di questi carburanti è perfetto e che probabilmente il futuro sarà caratterizzato da un mix di essi.
Il metanolo sembra essere il più popolare al momento, con importanti attori come Maersk che stanno investendo su di esso. Tuttavia, c’è una carenza di metanolo verde che è fondamentale per l’ambiente.
I biocarburanti sono una soluzione a breve termine, mentre l’LNG è attualmente disponibile su larga scala ma rimane una soluzione a base fossile. L’ammoniaca è probabilmente il fuel più complesso e richiede ulteriori sviluppi. È importante la collaborazione tra i vari players dell’industria per guidare questa transizione energetica.
Timothy Cosulich ha concluso dicendo che il suo gruppo ha investito nell’LNG e ha progetti in corso per la costruzione di bettoline capaci di trasportare i vari tipi di fuel.

Dopo l’interessante relazione, sono state poste al relatore diverse domande.

Giorgia Boi si è interessata a sapere se il porto di Genova potrà diventare un hub marittimo internazionale anche grazie alla transizione energetica. Il relatore si augura che possa essere possibile per il porto di Genova specializzarsi su determinati tipi di carburante in futuro, considerando lo spazio limitato e la disponibilità di infrastrutture. Potrebbe accadere che i piccoli porti si specializzino su uno o due prodotti e che le rotte degli armatori dipendano dalla disponibilità di carburante nei porti scelti. La complessità della catena logistica potrebbe influenzare tali decisioni.

Gian Enzo Duci ha domandato se ha senso investire in tecnologie non ancora efficienti ed economiche nel settore dello shipping, considerando che le attuali tecnologie non sono ancora all’altezza. Il relatore ha spiegato che ci sono diverse prospettive da considerare, come ad esempio l’utilizzo dell’LNG come combustibile fossile parzialmente sostenibile, ma non definitivo. Inoltre, le imposizioni globali dell’IMO obbligano l’industria a ridurre le emissioni, ma l’applicazione e l’enforcement di queste regole possono essere problematici, specialmente per armatori più piccoli che potrebbero non avere incentivi a investire nella decarbonizzazione. Questo crea una situazione complicata, dove l’IMO è un’istituzione forte ma limitata nel far rispettare le regole, lasciando spesso il compito alle autorità portuali che potrebbero avere conflitti di interesse.

Enrico Molisani ha chiesto qual è l’ascolto da parte dell’IBIA verso i fornitori e qual è la risposta di chi produce e fornisce il prodotto.
Il relatore ha risposto dicendo che a volte ci può essere un circolo vizioso tra offerta e domanda che impedisce lo sviluppo di nuovi prodotti. Le grandi compagnie petrolifere non considerano tradizionalmente il settore dei carburanti marini come strategico, ma stanno iniziando a prestare più attenzione ai carburanti a zero emissioni. I fornitori, soprattutto attraverso associazioni come l’IBIA, sono interessati a collaborare con gli armatori per garantire la disponibilità di prodotti a lungo termine, in contrasto con gli accordi spot del passato. La collaborazione tra acquirenti e venditori è quindi fondamentale per l’industria.

Armando Capurro ha chiesto se è stato fatto uno studio sull’impronta carbonica delle diverse tipologie di carburante menzionate, per capire meglio il loro impatto ambientale. Il relatore ha spiegato che all’IMO si sta lavorando su un approccio chiamato Wild Way Approach, che considera l’impronta carbonica dell’intera catena di produzione e utilizzo del carburante. Ad esempio, i biocarburanti emettono meno CO2 rispetto ai carburanti convenzionali perché non ci sono emissioni durante la produzione. Tuttavia, calcolare con precisione l’impronta carbonica di un carburante rispetto ad un altro è un compito complesso e soggetto a variabili come il certificato di origine dei prodotti. In generale, l’industria si sta muovendo verso una maggiore considerazione dell’impatto ambientale dei carburanti, ma determinare con precisione l’impronta carbonica rimane una sfida.

Giorgia Boi ha poi chiesto di approfondire i punti di debolezza nel sistema Italia per raggiungere soluzioni soddisfacenti ed i punti di ritardo eventuali. Il relatore ha spiegato che c’è un trade-off tra investire in soluzioni disponibili ora o investire in ricerca per soluzioni future. Le complessità burocratiche sono un problema sia in Italia che in altri paesi. È difficile ottenere l’appoggio delle istituzioni per semplificare i processi di approvazione. Anche l’importazione di attrezzature necessarie è problematica. Un approccio sistemico e l’incentivazione degli investimenti, sia italiani che stranieri, possono aiutare a migliorare le infrastrutture in Italia.
Infine, riguardo al nucleare, il relatore vede il nucleare come una possibilità a lungo termine per risolvere il problema della decarbonizzazione. Tuttavia, esprime preoccupazione riguardo alla accettazione pubblica di questa soluzione a causa delle complessità tecniche e dell’opinione pubblica.

Il Sindaco ha voluto sapere se sono state prese decisioni riguardanti i cambiamenti previsti per il settore marittimo, sottolineando l’importanza di anticipare le scelte per ottenere benefici. Il relatore ha spiegato che la loro azienda supporta armatori e fornitori indipendentemente dal tipo di carburante scelto, menzionando che solamente Maersk ha optato per il metanolo mentre altri, come MSC, mantengono aperte diverse opzioni. Il relatore ha sottolineato che, scegliendo una sola direzione, si corre un rischio maggiore, soprattutto considerando che il carburante rappresenta il 40% dei costi di un armatore.

Enrico Molisani ha poi chiesto se vi siano problematiche legate alla sicurezza nell’uso dei nuovi tipi di carburante all’interno delle aziende e quali sono le criticità legate all’addestramento dell’equipaggio. Il relatore ha evidenziato che un adeguato addestramento dell’equipaggio è essenziale per gestire carburanti quali ammoniaca e metanolo, che presentano rischi specifici. Attualmente, solo l’ammoniaca è ritenuta particolarmente pericolosa e non ancora pronta per un impiego su larga scala. Pertanto, è necessario un training adeguato per garantire la sicurezza nell’utilizzo di tali carburanti.

Augusto Cosulich, prendendo la parola, ha accennato al desiderio del gruppo di ampliare la propria attività diventando anche trader dei carburanti marini del futuro, sostituendo i noleggiatori delle navi per gestire e vendere loro l’LNG e altri nuovi carburanti agli armatori.

Maurizio Astuni si è interessato a capire se il sistema finanziario abbia un ruolo nell’accelerare i processi di decarbonizzazione. Il relatore ha spiegato che c’è un crescente interesse per progetti green, tuttavia esiste anche una maggiore percezione di rischio rispetto agli investimenti tradizionali. La velocità della transizione dipende dalla capacità e dalla volontà di accedere al capitale e di assumere rischi.

Marco Novella ha sottolineato come le normative ambientali europee possano rischiare di danneggiare l’industria europea, portando i traffici marittimi ad evitare i porti europei.
Ha parlato inoltre dei rischi legati alla transizione verso veicoli elettrici, sottolineando che potrebbe danneggiare settori come l’acciaio e ridurre l’esperienza dell’industria europea rispetto alla Cina.
Infine, ha sollevato il problema dell’impronta carbonica, evidenziando come in India e in Cina si continuino a utilizzare centrali a carbone senza che nessuno sembri preoccuparsi.

Sono state poste interessanti domande anche da parte di: Filippo Aragone, Alessandro Manfredi, Antonio Marte, Nicola Capuzzo e Carlo Silva.

Al termine della serata, veramente coinvolgente, la Presidente Giorgia Boi ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, al relatore, a cui ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club di Genova e ha dato appuntamento ai prossimi incontri.

SERATA DI BENEFICENZA COMITATO WELFARE

Martedì 19 marzo, il The International Propeller Club – Port of Genoa ha compartecipato alla serata di beneficenza in favore di Stella Maris che è stata organizzata dal Comitato Territoriale Welfare della Gente di Mare a bordo della M/N “Fantastic” all’ormeggio nel porto di Genova, gentilmente messa a disposizione da GNV Grandi Navi Veloci.

L’evento – presieduto dall’Ammiraglio Piero Pellizzari e fortemente promosso dal Propeller Club genovese, sempre molto vicino al Comitato Welfare ed a Stella Maris – è stato presentato dal nostro Consigliere, Dott. Renato Causa.

Dopo l’aperitivo ed i saluti istituzionali, il Diacono Massimo Franzi – Direttore di Stella Maris e Presidente Federazione Nazionale Stella Maris – ha illustrato ai presenti le numerose attività benefiche in favore dei marittimi svolte da Stella Maris, fondazione che accoglie e assiste i marittimi che arrivano nei porti, sottolineando che a Genova nel 2023 i volontari di questa fondazione hanno visitato 1686 navi incontrando ben 48229 marittimi.

Nel corso della serata – a cui hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni locali (tra cui si ricordano il Consigliere Simona Farro in rappresentanza della Regione Liguria, l’assessore Marta Brusoni  in rappresentanza del Comune di Genova e l’Ammiraglio Piero Pellizzari della Direzione marittima della Liguria), rappresentanti delle due grandi associazioni armatoriali italiane (tra cui il Presidente di Assarmatori  Stefano Messina e Gabriele Mel in rappresentanza di Confitarma), numerosi rappresentanti dello shipping genovese, alcuni studenti dell’Istituto Nautico San Giorgio e il Comandante della nave Camilleri – è stata consegnata una targa onorifica, in ricordo del Cavalier Aldo Grimaldi, al Contrammiraglio Domenico Napoli , per il suo lungo servizio a favore della gente di mare e a salvaguardia della sicurezza della vita umana in mare.

Sono state inoltre consegnate quattro targhe onorarie del Comitato Welfare a Eugenio Massolo presidente della Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile, a Matteo Catani  amministratore delegato di GNV, ad Alberto Minoia amministratore di Stazioni Marittime ed a Roberto Ferrari, amministratore delegato di PSA Genova Pra’.

Alla manifestazione erano presenti numerosissimi soci del Propeller Club – Port of Genoa i quali, anche in questa occasione, hanno ben dimostrato la sensibilità del cluster marittimo in favore di chi opera a bordo delle navi.

Erano, infine, presenti la Dott.ssa Alessandra Grimaldi, la Dott.ssa Isabella Grimaldi e il Dott. Giovanni Grimaldi.

L’evento si è concluso con una cena servita presso il ristorante a bordo nave.

NUCLEARE: UNA SCELTA OBBLIGATA?

Martedì 5 marzo 2024, il Propeller Club – Port of Genoa ha organizzato una riunione conviviale presso l’Hotel Bristol Palace, che ha visto come relatori (in ordine alfabetico) l’ing. Roberto ADINOLFI,  l’ing. Michele FRIGNANI e  l’ing. Ezio PALMISANI, sul tema, molto attuale ed interessante:

                  NUCLEARE: UNA SCELTA OBBLIGATA?

L’incontro è iniziato alle ore 19.00 e, dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti e i relatori, dando il benvenuto ad un nuovo Socio Dott. Giuseppe Zagaria del Rina a cui è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.
La Presidente ha poi lasciato la parola al Sindaco Marco BUCCI ed al Consigliere Regionale Stefano BALLEARI, i quali hanno portato, rispettivamente, i saluti istituzionali del Comune di Genova e della Regione Liguria.
Ha infine portato i propri saluti l’Ammiraglio Piero PELLIZZARI, Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria.

L’incontro, organizzato e moderato dal Consigliere Segretario Ing. Ezio PALMISANI, è stato dedicato ad interessanti temi legati alla proposta di introdurre il “nuovo nucleare” per la gestione della transizione energetica in Italia. Il moderatore ha innanzitutto ringraziato Ansaldo Nucleare per la disponibilità nell’organizzazione di quest’evento, occasione per trasferire conoscenze sullo sviluppo della tecnologia delle nuove centrali nucleari. Ha sottolineato che in passato, Genova era la capitale del nucleare, ma dopo l’incidente di Cernobyl e il conseguente abbandono del nucleare, Ansaldo Nucleare ha continuato a lavorare per realizzare impianti all’estero e per sviluppare i reattori di terza generazione.
Il relatore ha affermato che oggi, con lo sviluppo delle nuove tecnologie applicate ai reattori nucleari di nuova generazione e soprattutto per rispondere agli obiettivi della riduzione delle emissioni di gas serra stabiliti dalla UE, si sta verificando la possibilità di pianificare il ritorno del nucleare in Italia coinvolgendo diversi aspetti: la formazione del personale, l’adeguamento dell’industria per rispondere agli standard qualitativi di alto livello, la selezioni dei siti, l’informazione ed il coinvolgimento della popolazione, la volontà politica per la pianificazione delle risorse finanziarie ed organizzative con la ricostituzione degli Enti di controllo. L’ing. Palmisani ha evidenziato che il nucleare è una scelta obbligata per fornire energia elettrica stabile, decarbonizzata a prezzi competitivi soprattutto a quei settori denominati Hard To Abate (HTA) per i quali le energie rinnovabili non sono in grado di fornire energia elettrica “sostenibile”. . Tuttavia, gli investimenti sulle energie rinnovabili devono andare avanti per servire quei settori meno dispendenti da una fornitura rigorosa e stabile dell’energia elettrica. Il relatore ha poi introdotto i temi della serata, ovvero il ruolo del nucleare nel mondo, l’evoluzione della tecnologia nucleare e le potenziali applicazioni future, le sfide legate alle emissioni in Italia e le soluzioni sostenibili per ridurne l’impatto.
L’ing. Palmisani ha concluso affermando che, il nucleare rappresenta una soluzione indispensabile per garantire stabilità, decarbonizzazione e competitività nel settore energetico italiano. È necessario un impegno comune per affrontare le sfide e per adottare scelte lungimiranti per il futuro energetico del Paese.

Il moderatore ha poi lasciato la parola al Presidente di Ansaldo Nucleare Roberto ADINOLFI, il quale ha spiegato cosa fanno in Ansaldo Nucleare, cosa fa l’industria nucleare nel mondo e quali sono state le recenti soluzioni proposte per affrontare i problemi legati al nucleare.
Partendo da alcuni dati generali, il relatore, ha evidenziato che a livello mondiale, l’energia nucleare fornisce circa il 10% dell’energia elettrica prodotta. Le previsioni indicano un significativo aumento della capacità nucleare entro il 2050, con la necessità di installare nuove centrali nucleari. In Europa, il nucleare contribuisce al 26% della produzione energetica e al 40% dell’energia non carbonizzata. Molte nazioni europee producono energia nucleare e vi è un interesse crescente per nuovi impianti nucleari.
L’ing. Adinolfi ha spiegato che la sicurezza e la gestione dei rifiuti sono questioni importanti relative all’energia nucleare. Gli impianti nucleari di terza generazione sono progettati con sistemi di sicurezza avanzati e vi è un interesse crescente per reattori di quarta generazione che riducono la produzione di rifiuti radioattivi. La tecnologia nucleare sta evolvendo verso impianti più piccoli e modulari, che possono essere costruiti in serie in modo più efficiente ed economico.
Il relatore ha concluso sostenendo che l’energia nucleare ha un ruolo significativo nella produzione energetica mondiale e potrebbe contribuire alla decarbonizzazione e alla stabilità della rete elettrica. Le nuove tecnologie nucleari offrono opportunità per affrontare sfide come la sicurezza, la gestione dei rifiuti e l’economicità. La decisione sull’uso dell’energia nucleare richiede un approccio equilibrato e attento alle questioni ambientali, economiche e di sicurezza.

Michele FRIGNANI, Responsabile Sviluppo Prodotti di Ansaldo Nucleare, ha collegato l’utilizzo dell’energia nucleare al settore dello shipping, sottolineando che la propulsione nucleare potrebbe avere un ruolo per alimentare le grandi navi commerciali. Nonostante i passati abbandoni per motivi economici, l’enfasi attuale sulla decarbonizzazione spinge verso una nuova considerazione dell’energia nucleare per la propulsione navale. L’ing. Frignani prevede che la tecnologia nucleare richiederà tempo per svilupparsi, ma che potenzialmente offre vantaggi come la conversione dell’energia nucleare in energia elettrica, stoccaggio in batterie e opportunità per usi termici a bordo nave.
Il relatore ha affermato che non ci sono ostacoli insormontabili all’utilizzo dell’energia nucleare nel settore navale, anche considerando aspetti normativi ed economici: infatti, le tecnologie in sviluppo potrebbero rendere l’energia nucleare competitiva e ricevere un impulso importante dagli obiettivi di decarbonizzazione. L’ing. Frignani ha concluso sostenendo che l’energia nucleare potrebbe essere utilizzata anche per creare altri tipi di propulsione, come la produzione di idrogeno per il trasporto pesante o per usi aerospaziali e su basi remote.

Al termine della serata, veramente coinvolgente, la Presidente Giorgia Boi ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, ai relatori e il moderatore, a cui ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club di Genova e ha dato appuntamento ai prossimi incontri.

LA RICERCA DELLA COMPETITIVITA’ TRA CONVERGENZE E DIVERGENZE

Venerdì 2 e sabato 3 febbraio 2024, si è tenuta a Rapallo (GE), presso l’Hotel Excelsior Palace, la 2^ edizione della manifestazione

                      “Shipping, Transport & Intermodal Forum”

organizzata dal The International Propeller Club – Port of Genoa con l’emittente televisiva Telenord che, con i suoi mezzi, ha anche reso possibile non solo la ripresa diretta televisiva di tutto l’evento ma anche la sua divulgazione in streaming-live.
Nell’ambito di questa manifestazione, si è tenuto il Convegno intitolato:

  “La ricerca della competitività tra convergenze e divergenze

Al Convegno si sono succedute tre Sessioni e una Tavola Rotonda. Le tre Sessioni sono state dedicate ad approfondire il tema, analizzando dapprima la situazione nel settore dello shipping, poi quella nel settore degli altri modi di trasporto e nel settore della portualità e della logistica: tali Sessioni sono state suddivise in dieci Panels – a cui hanno partecipato oltre cinquanta relatori di alto livello, rappresentanti di enti, associazioni e aziende leader nel settore. La Tavola Rotonda finale è stata poi dedicata alla valutazione degli scenari che sono emersi e delle esigenze degli operatori ed alle attenzioni governative in risposta.

Numerosi sono stati i relatori soci del Propeller Club – Port of Genoa, così come molto numerosa è stata anche la presenza in platea di soci appartenenti al Propeller Club.

In effetti, durante il Forum, dedicato al settore logistico-trasportistico e alle istituzioni nazionali e liguri, si sono affrontate numerose tematiche di grande rilevanza. Tra queste, la situazione attuale del settore è stata analizzata approfonditamente, prendendo in considerazione i progressi e le sfide che si presentano.

Un altro aspetto di notevole interesse è stato lo scenario geopolitico, che è stato esaminato per comprendere le implicazioni che ha sul settore logistico e dei trasporti. Si è fatto uno sguardo a 360 gradi su questa questione, cercando di comprendere le dinamiche globali e come queste possano influenzare l’economia e le strategie di trasporto.

Inoltre, è stato discusso l’aggravio di costi generato dalle rotte alternative che le navi devono prendere per evitare le criticità relative al canale di Suez e al Mar Rosso. Questa situazione rappresenta una sfida significativa per il settore, in quanto comporta costi aggiuntivi e rallentamenti nelle operazioni di trasporto. Durante il Forum, sono state valutate soluzioni innovative e strategie per affrontare al meglio questa difficile congiuntura nazionale e internazionale.

In particolare, la Tavola Rotonda, che ha visto tra i relatori anche il Presidente de “The International Propeller Clubs” Umberto Masucci, ha discusso dei seguenti argomenti: gli scenari e le scadenze temporali stabilite e ipotizzate dal governo italiano e dalla Comunità Europea, le richieste degli operatori e dell’intero sistema e l’obiettivo primario della competitività.

Tra i vari momenti del Convegno si sono anche sviluppati gli interventi del Viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, onorevole Edoardo Rixi, del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, del Sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco, nonché dell’Ammiraglio Nicola Carlone, Comandante Generale  delle Capitanerie di Porto, del Direttore Marittimo per la Liguria e Comandante del Porto di Genova, Amm. Piero Pellizzari e del Comandante della Squadra Navale della Marina Militare Italiana Amm. Aurelio De Carolis, oltre che dell’on. Marco Campomenosi del Parlamento Europeo.

In allegato il programma con i titoli delle tre sessioni ed i nomi di tutti i relatori.

Il Convegno, che ha offerto nuove prospettive e spunti di riflessione su tematiche attuali e dibattute nel settore dei trasporti, della portualità, della logistica e dell’intermodalità, si è svolto utilizzando un formato simile a quello di un talk show televisivo. Questo ha consentito ai relatori di interagire tra di loro in modo costruttivo, rispondendo alle domande dei chairman e dibattendo in modo rapido, incisivo e concreto.

L’evento ha suscitato grande interesse tra l’ampio pubblico presente ed ha ottenuto un grande successo, dimostrando la valenza di un evento che, nato solo l’anno scorso, si è fortemente sviluppato e radicato sul territorio locale e nazionale come incisivo momento di incontro e di dibattito.

LUIGI NEGRI: UNA VITA FRA IL MARE E LA TERRA

Martedì 5 dicembre 2023, dalle ore 19.00, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto la
sua tradizionale riunione prenatalizia presso la “Sala Aurea” del Grand Hotel Savoia
con un evento che ha avuto come relatore e ospite d’onore il Dott. Luigi Negri, Presidente di Finsea, al quale nell’occasione è stata attribuita la Targa Mariano Maresca per il 2023.

L’incontro è iniziato con un aperitivo durante il quale sono stati distribuiti cotillons alle
signore offerti dal Club ed altri presenti offerti ai partecipanti dal Gruppo Finsea (grazie all’interessamento del Consigliere dott. Filippo Gallo), dallo Studio Legale Wegal (grazie all’interessamento del Vice Presidente, avv. Enrico Molisani), da Msc per il tramite di Msc Global Supplies (grazie all’interessamento del dott. Nicola Alongi) e da F.lli Cosulich (grazie all’interessamento dell’ing. Andrea Cosulich), che sono stati ringraziati.

Successivamente, la Presidente, Giorgia BOI, ha dato il benvenuto al foltissimo gruppo di partecipanti, ha salutato e ringraziato il dott. Luigi Negri ed ha poi presentato tre nuovi Soci: il Dott. Giovanni Gritta Tassorello, il Dott. Fabrizio Pescaglia ed il Dott. Vittorio Sava, consegnando loro l’attestato di appartenenza al Club.
In seguito, la Presidente, ringraziando il Sindaco, Dott. Marco Bucci, per la sua grande vicinanza al Propeller Club genovese, gli ha lasciato la parola.
Il Sindaco augurando buone feste a tutta Genova, ha sottolineato l’importanza del mare nella storia di Genova e la sua attuale rilevanza come città internazionale nel settore marittimo. Ha espresso i suoi auguri a tutti coloro che lavorano nel settore marittimo e ha presentato tre obiettivi per Genova: diventare il primo porto del Mediterraneo, una grande città internazionale e l’ingresso dell’Europa da sud.
Il Sindaco ha sottolineato l’importanza di mettere in pratica concretamente i finanziamenti e la visione nei prossimi anni. Ha chiesto la collaborazione di tutti per raggiungere questi obiettivi ed ha affermato che, lavorando insieme, Genova può essere la migliore.

La Presidente ha poi proceduto alla consegna della Targa Mariano Maresca, giunta alla
sua quinta edizione ed attribuita quest’anno – come da delibera del Consiglio Direttivo – al
Dott. Luigi Negri in riconoscimento del suo incisivo contributo alla promozione dei settori dello shipping e della portualità genovesi, con un forte e significativo impatto sull’economia italiana.
Dopo aver ringraziato per la consegna della Targa, il Dott. Luigi Negri ha iniziato la sua  dissertazione che ha avuto come tema

“LUIGI NEGRI: UNA VITA FRA IL MARE E LA TERRA”

Il racconto della sua esperienza nel settore marittimo, condividendo con i presenti i suoi pensieri e la sua dedizione verso il mare attraverso un discorso ricco di aneddoti, anche molto arguti e spiritosi, hanno permesso di ben comprendere il complesso contesto in cui si è sviluppata la sua vita lavorativa.

Il relatore ha così raccontato che, dopo essersi laureato in legge, il suo primo lavoro è stato come stivatore di navi traghetto a Genova. Successivamente, ha ricordato la sua esperienza a Catania, dove ha anche vissuto alcune situazioni particolarmente difficili, raccontate in modo davvero coinvolgente.

Il Presidente Negri ha continuato parlando dell’Agenzia marittima da lui fondata insieme ad un gruppo di amici, sottolineando l’importanza di alcuni incontri che in allora gli permisero di conoscere i movimenti di un rinomato armatore di Taiwan, Yang Ming Line, che stava facendo il suo ingresso in Italia. Da allora, il rapporto con Yang Ming dura dal 1980 ad oggi. Ha anche menzionato di essere stato agente in Italia per Uasc e China Shipping, con la creazione di joint ventures negli anni successivi. Dopo diverse fusioni e acquisizioni, la partnership con Yang Ming è rimasta l’unica ancora in piedi fino ad oggi.

Il relatore ha proseguito il proprio racconto descrivendo la sua coraggiosa scelta di investire in un terminal portuale propriamente suo, insieme ad alcuni soci, acquisendo così il Terminal Contenitori Calata Sanità. In seguito, ha acquistato il 50% e successivamente l’80% del Terminal Darsena Toscana a Livorno ed ha poi scambiato una partecipazione di minoranza (40%) con l’allora Vte di Psa.

Successivamente, dopo aver venduto i terminal Calata Sanità, Tdt e la suddetta partecipazione nel 2017, ha raccontato anche come sia entrato in Genova Industrie Navali, inizialmente acquisendo il 22,5% di GIN, quota ridottasi in seguito con l’ingresso di Fincantieri al 15%.

Infine, Luigi Negri ha dedicato qualche parola ai suoi nipoti Aldo e Raffaele, nuovi giovani leaders del gruppo Finsea che considera come suoi figli e di cui è molto orgoglioso, dal momento che essi svolgono diversificate attività che hanno portato a grandi risultati, tra cui l’acquisizione di un’azienda di trasporti, la creazione dell’agenzia Multi Marine Services, la Multirush Forwarding Services e la recente collaborazione con Schenone per creare la Sinalefi.

E’ poi intervenuto l’ing. Fabio Capocaccia che ha sottolineato con commozione l’importanza del ruolo svolto da Luigi Negri nel Terminal di Calata Sanità, evidenziando come Luigi Negri abbia dimostrato di essere una figura fondamentale per il buon funzionamento dell’intero sistema.

Al termine della relazione, che ha suscitato molto interesse e coinvolgimento da parte dei numerosissimi partecipanti, la Presidente Giorgia Boi, ha voluto porgere un sentito ringraziamento a tutti i presenti ed, in particolare, al relatore Dott. Luigi Negri, augurando a tutti un felice periodo natalizio ed un buon anno nuovo.

Tutti i presenti hanno partecipato ad un caloroso brindisi, scambiandosi auguri di buone feste e dandosi appuntamento al prossimo anno.

       

 

                

 

 

 

 

 

ACCESSIBILITA’ NAUTICA E DELLA PORTUALITA’ NAZIONALE

Mercoledì 15 novembre 2023, a partire dalle ore 19.00, il Propeller Club – Port of Genoa, ha tenuto una riunione conviviale “interclub” con i Propeller Clubs di La Spezia e Savona presso la splendida location di Palazzo Pallavicino.  L’evento è iniziato con un aperitivo ed un momento d’accoglienza da parte dei giovani della Guardia Costiera Ausiliaria che ringraziamo.

A seguire si è tenuta la cena a cui è seguita un’interessantissima trattazione sul tema:

“Accessibilita’ nautica e della portualita’ nazionale”

che ha visto come ospite d’onore e relatore l’Ammiraglio Piero Pellizzari, neo Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova, al quale viene dato il benvenuto ufficiale nella città di Genova.

In apertura, la Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i numerosi presenti, tra cui i Presidenti del Propeller Club di La Spezia, Gianluca Agostinelli e del Propeller Club di Savona, Pietro Giglio, dando anche il benvenuto ai nuovi Soci Riccardo Cresto (URS Italia) e Olivia Taccini (Genoa Chambers), ai quali è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.

La Presidente ha poi lasciato la parola al Sindaco Marco Bucci, il quale ha raccontato di aver trascorso 18 mesi nella Capitaneria di Porto, manifestando un ricordo estremamente positivo di questa esperienza. Ha evidenziato l’importanza per l’amministrazione cittadina di avere un funzionamento efficiente della Guardia Costiera. Infine, il Sindaco ha espresso la volontà dell’Amministrazione pubblica di lavorare insieme alla Guardia Costiera ed ora, in particolare con l’Ammiraglio e Ispettore Piero Pellizzari.

In seguito, Stefano Balleari (Consigliere Regionale) ha portato i saluti del Presidente regionale, Giovanni Toti.

Successivamente l’Amm. Pellizzari ha iniziato la sua presentazione, soffermandosi sul tema dell’accessibilità nautica ed evidenziandone la centralità che ha avuto nella sua carriera.
Attualmente, l’accessibilità è importante per la sicurezza e la competitività dei porti: un porto accessibile è certamente più sicuro e competitivo.
Le città portuali, come Genova, necessitano di interventi per adeguare le infrastrutture datate e far fronte alle sfide create dalle navi sempre più grandi per gli operatori marittimi e gli armatori.
L’Amm. Pellizzari a Genova aveva già introdotto l’analisi del rischio, che poi ha portato anche a Venezia. Questo permette di valutare le caratteristiche tecniche delle navi e del porto in modo da garantire una corretta integrazione.

Il relatore si è poi soffermato sul Porto di Genova, evidenziando alcuni problemi legati alle dimensioni attuali. Il diametro di 550 metri limita lo spazio di manovra delle navi, mentre il canale di Sampierdarena è troppo stretto per consentire l’ormeggio di navi più grandi. Il relatore ha spiegato che la nuova diga risolverà questi problemi, portando a un aumento del diametro del bacino a 800 metri e a un allargamento dei canali di Sampierdarena. Ciò consentirà una migliore accessibilità nautica per navi di maggiore dimensione, aumentando la competitività del porto di Genova.

Concentrandosi sul porto di Civitavecchia, ha spiegato che è un porto molto importante per il traffico passeggeri e che ha sempre avuto una competizione con Barcellona per il numero di navi da crociera. Durante il suo incarico, il relatore ha avuto fino ad 11 navi da crociera ormeggiate contemporaneamente e ha osservato che il porto è stato ampliato nel corso degli anni per gestire navi di grandi dimensioni. Attualmente, il porto ha una diga lunga 3,3 km e presto sarà estesa di altri 450 m. Inoltre, il relatore ha annunciato che è prevista la creazione di un secondo accesso al porto che sarà importante come via di fuga in caso di emergenza.

Il relatore ha poi esposto le sfide dell’accessibilità nautica nel porto di Venezia, dove l’insabbiamento dei canali rappresenta un problema. Per affrontare l’insabbiamento dei canali, sono necessari continui interventi di dragaggio, ma i sedimenti devono essere smaltiti correttamente e non è possibile scaricarli in mare aperto. Si sta cercando di individuare nuove aree per lo smaltimento dei sedimenti.
A Venezia ci sono tre accessi al porto: in particolare dal Lido per le navi da crociera e da Malamocco per il traffico commerciale. Tuttavia, c’è una separazione tra il centro storico e il porto di Marghera. Durante la presentazione, è stato sottolineato il problema delle navi che devono uscire dal canale nel porto di Marghera, specialmente in condizioni meteorologiche avverse come la nebbia.
Il relatore ha evidenziato che a Venezia, l’attenzione del pubblico è maggiormente focalizzata sulle navi passeggeri, mentre a Genova non ci sono differenze significative tra navi passeggeri e mercantili.

Il relatore ha infine affrontato il tema del Mose, concentrandosi sugli effetti dell’alta marea nella città e sul funzionamento del sistema di sollevamento. Ha evidenziato la necessità di mantenere il Mose costantemente manutenuto per garantirne l’efficacia. Inoltre, ha spiegato come il Comandante del Porto regoli gli ingressi e le uscite delle navi in base alle previsioni di marea, sottolineando l’importanza di coordinarsi con i piloti per garantire la funzionalità del porto e ridurre al minimo i tempi di permanenza delle navi in banchina. Ha anche menzionato la questione del vento come fattore determinante per le operazioni portuali, sottolineando la necessità di limitare l’accesso delle navi da crociera a determinate zone di Venezia in caso di forte vento. Ha infine parlato dell’importanza di sviluppare infrastrutture digitali per semplificare le pratiche e rendere uniformi le regole a livello europeo.

Il relatore ha infine concluso sottolineando l’importanza della sfida di gestire l’espansione dei porti oltre i confini cittadini, mantenendo l’operatività in spazi limitati e garantendo la sicurezza della navigazione.

Importanti spunti di riflessione sono arrivati da numerosi interventi che hanno permesso di focalizzare ed approfondire molti rilevanti aspetti.

Al termine della Tavola Rotonda, la Presidente Giorgia Boi, ha voluto porgere un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ed, in particolare, al relatore, al quale ha consegnato il “crest” come segno di stima e di apprezzamento da parte del Propeller Club di Genova.

 

                        

 

LO SHIPPING NELL’OTTICA DELLA SEMPLIFICAZIONE: LA REGIA CONSOLARE

Martedì 10 ottobre 2023, alle ore 9.00, successivamente alla serata inaugurale della Genoa Shipping Week del 9 ottobre organizzata dal Propeller Club – Port of Genoa il 9 ottobre 2023 ed in prosecuzione della compartecipazione alla Genoa Shipping Week, si è tenuto un ulteriore Convegno organizzato dal Propeller Club genovese, nella forma di una Tavola Rotonda presso la Sala del Capitano a Palazzo San Giorgio, sul tema

                                          LO SHIPPING NELL’OTTICA DELLA SEMPLIFICAZIONE:
                                                                        LA REGIA CONSOLARE

che ha visto come relatori (in ordine alfabetico):

Virginia ABREGO, Axel BOESGAARD, Augusto COSULICH, Valentina D’URSO, Giuseppe GIACOMINI, Enrico MOLISANI, Erik MORZENTI, Simone PETRICCA, Edoardo RIXI, Alberto ROSSI e Luca SISTO.

 In apertura, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti e i relatori,

L’incontro è stato introdotto da un saluto da parte dell’Ammiraglio Piero PELLIZZARI, neo Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova e da un saluto istituzionale da parte dell’Assessore Francesco MARESCA in rappresentanza del Sindaco di Genova Marco BUCCI.

La Presidente ha poi lasciato la parola al Vicepresidente Gian Enzo DUCI, moderatore della Tavola Rotonda, il quale ha introdotto il primo panel di relatori.

Il primo intervento è stato di Giuseppe GIACOMINI – Console Onorario Ungheria – Segr. Gen. Corpo Consolare, il quale ha sottolineato l’importanza strategica di Genova nell’economia e nella geopolitica mondiale, dimostrata dalla posizione del corpo consolare genovese come il secondo più importante in Italia dopo quello di Milano. Per quanto riguarda le attività dei consoli, esistono norme internazionali, tra cui la Convenzione di Vienna del 1963, che stabilisce i compiti e le prerogative dei consoli generali e onorari. Inoltre, ci sono altre convenzioni internazionali, come quelle di Bruxelles, Chicago e SOLAS, che coinvolgono i consoli. Tuttavia, il Codice della navigazione è superato e richiede interventi normativi e un linguaggio adeguato all’attuale epoca. Per quanto riguarda le competenze amministrative dei consolati in questo settore, esse includono gli atti di nazionalità della nave, il rilascio, il rinnovo e il ritiro dei libri di bordo, nonché l’autorizzazione al disuso della bandiera. Tra le tematiche importanti che riguardano i consoli, vi è l’imbarco e lo sbarco dell’equipaggio, soprattutto per i marittimi non comunitari.

Augusto COSULICH – Console Onorario Malta – Decano Corpo Consolare Genova – ha ricordato d’aver scelto di assumere il ruolo di console onorario principalmente per seguire le orme di suo padre e mantenere viva la tradizione di famiglia. Oltre ad occuparsi di certificazioni marittime e questioni legate al mondo marittimo, è impegnato a cambiare l’immagine del corpo consolare e creare una visione in cui essi siano al servizio delle autorità e dei cittadini. Nonostante i consoli onorari non possano emettere passaporti e visti, sono attivi nel campo commerciale, cercando di incoraggiare gli imprenditori italiani ad investire a Malta e collaborare con gli imprenditori maltesi. Il relatore ha dato avvio ad un’iniziativa chiamata “Gente di Mare” in partnership con la sua società “Fratelli Cosulich S.p.A.”, che si occupa della formazione per i marittimi. Recentemente, hanno stretto un accordo con una società maltese per fornire formazione sia ai marittimi italiani a Malta, che ai marittimi maltesi in Italia, dimostrando una collaborazione fruttuosa tra i due Paesi.

Axel BOESGAARD – Console Onorario Finlandia – ha parlato del legame tra agente marittimo e console onorario, utilizzando il suo caso personale come esempio. Ha spiegato che l’agente marittimo, il quale rappresenta gli interessi degli armatori, è spesso coinvolto nella creazione di legami commerciali con il paese di origine dell’armatore, stabilendo un contatto iniziale con le realtà industriali ed economiche locali. In alcuni casi, l’agente marittimo assume anche il ruolo di console, come nel suo caso specifico.

Questo esempio dimostra che c’è una continuità di ruoli tra il console onorario e l’agente marittimo raccomandatario. Il raccomandatario si occupa spesso delle questioni burocratiche e legali legate alla nave, interagendo anche con l’equipaggio e il comandante che svolge talvolta anche la funzione di ufficiale di Stato civile del paese di origine della nave. Per semplificare le procedure e aumentare l’efficienza, è stato deciso che la stessa persona svolgesse entrambi i ruoli. Ciò porta vantaggi a tutte le parti coinvolte, tra cui l’agente marittimo, l’armatore che riceve un servizio di qualità e il paese di origine che ha una rappresentanza affidabile. e legali legate alla nave, interagendo anche con l’equipaggio e il comandante che svolge talvolta anche la nave. Per semplificare le procedure e aumentar

Virginia ABREGO – Console Generale di Panama e Valentina d’URSO – Consolato Generale Panama hanno parlato dell’importanza della certificazione dei marittimi e come il registro di Panama abbia semplificato il processo. Nel primo semestre del 2023, sono stati emessi 40.000 endorsement per ufficiali e 57.000 libretti di navigazione per Ratings, con una significativa partecipazione di Genova. Il registro ha ideato una piattaforma online per mettere a disposizione di tutti gli utenti autorizzati i certificati marittimi in modo rapido e semplice. Grazie a questa piattaforma, è possibile emettere certificati temporanei per marittimi che devono imbarcarsi in tempi brevi. Il consolato, insieme ad altri 53 consolati e 22 uffici tecnici nel mondo, può caricare i documenti del marittimo e generare un certificato temporaneo valido per tre mesi, corrispondente al libretto di navigazione. Inoltre, le relatrici si sono soffermate sull’importanza della digitalizzazione: il registro di Panama, infatti, emette solo certificati digitali, inviati via email, contenenti un QR code per verificare l’autenticità immediatamente usando qualsiasi telefono.

Conclusa la prima parte della Tavola Rotonda, il moderatore ha presentato il secondo panel di relatori.

 In particolare, Enrico MOLISANI – Studio Wegal – Vice Presidente Propeller Club – Port of Genoa – ha affrontato il tema del ruolo dei Consoli nella legislazione vigente. Il Codice della navigazione svolge un ruolo guida per gli esperti della navigazione marittima e aerea, ma necessita di una riforma per quanto riguarda la struttura, il linguaggio e l’adeguamento dei concetti contrattuali. In relazione alle funzioni del console, il relatore ha evidenziato diverse responsabilità, tra cui fornire assistenza e svolgere compiti di controllo, ispezione e assistenza, oltre ad essere coinvolto nelle attività di certificazione e ottimizzazione dei documenti di spedizione. Ha anche competenze giurisdizionali e può risolvere controversie tra il capitano e il personale di bordo e accertare la regolarità dello stivaggio e l’attività commerciale della nave nei porti. Nonostante fonti solide, come la Convenzione di Vienna e il Codice della navigazione, il settore richiede norme aggiornate e una riforma per affrontare le sfide moderne. Gli operatori legali nel settore richiedono un adeguamento delle norme legislative per affrontare le problematiche concrete.

Erik MORZENTI – Com. Guardia Costiera – Ministero degli Affari Esteri – ha innanzitutto sottolineato la possibilità di inviare personale dell’Autorità marittima presso alcuni Consolati italiani all’estero al fine di semplificare l’attività marittima per le società italiane. Questa proposta è stata fatta in risposta alla richiesta di Confitarma nel 2006.

Nel passato ci sono stati casi di personale dell’Autorità marittima inviato presso consolati esteri solo per consulenze marittime.

Attualmente si sta valutando la creazione di un contingente speciale per garantire un miglior supporto alle problematiche operative marittime, attraverso una modifica al Dpr 18/1967. Questa modifica avrebbe diversi vantaggi, tra cui una maggiore velocità nelle pratiche, un supporto più stabile all’utenza marittima e un alleggerimento del carico di lavoro per il personale consolare. Tuttavia, ci sono alcune criticità nell’attuale organizzazione, come una tempistica non confacente alle esigenze del settore dello shipping, scarsa familiarità con le pratiche marittime, normative obsolete e mancanza di digitalizzazione.

Luca SISTO – Direttore Generale Confitarma – ha sollevato il problema della demarittimizzazione dell’Italia e ha avvertito che l’apertura del Registro Internazionale Italiano ad altre bandiere europee potrebbe portare a diverse conseguenze (ad esempio, il trasferimento di navi verso Malta, Portogallo e Cipro). Il relatore ha sottolineato che con il nuovo Codice della navigazione si stanno perdendo incredibili opportunità e che l’obiettivo principale degli armatori italiani è proteggere la bandiera italiana.

 Alberto ROSSI – Direttore Generale Assarmatori – ha sostenuto che la tutela ambientale è fondamentale per il settore del trasporto marittimo, ammettendo che in passato sono state trascurate alcune norme. Il relatore ha stimato che il sistema di scambio di quote di emissione ha portato un introito di 3,6 miliardi di euro per lo Stato italiano, prevedendo che questa cifra aumenterà a 5 miliardi quando anche il settore marittimo sarà coinvolto nel meccanismo dei certificati bianchi. Secondo il relatore, sarà un impegno duraturo poiché gli armatori non potranno utilizzare carburanti come metanolo o ammoniaca per un lungo periodo a causa della mancanza di infrastrutture nei porti italiani. o

Edoardo RIXI – Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – durante il suo intervento conclusivo del Convegno, ha auspicato l’unificazione delle due Associazioni armatoriali in un’unica confederazione, al fine di semplificare i processi decisionali per ottenere progressi più rapidi. Ha inoltre annunciato che a novembre il suo Dicastero dividerà le competenze sulla politica marittima in due direzioni separate. Riguardo alla riforma portuale, Rixi ha dichiarato l’intenzione di confrontarsi preventivamente con la Commissione Europea e ha sottolineato l’importanza di regolazioni e di un quadro europeo stabile. Infine, ha evidenziato l’importanza di gestire i processi fin dall’inizio anziché attendere che la situazione diventi critica.

Al termine della Tavola Rotonda, la Presidente Giorgia Boi  – rilevando la grande valenza del contributo consolare, contributo che certamente seguirà da vicino anche i futuri sviluppi operativi e normativi dello shipping –  ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, ai relatori ed al moderatore, ai quali ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte del Propeller Club di Genova. Un ringraziamento particolare va ai giovani della Guardia Costiera Ausiliaria che hanno contribuito all’accoglienza dei partecipanti al Convegno.

L’evento si è concluso con un aperitivo offerto nel loggiato di Palazzo San Giorgio da parte del Propeller Club – Port of Genoa.

 

 

       

     

 

 

 

SHIPPING ED ASSICURAZIONI MARITTIME: DUE SFIDE IN PARALLELO

Lunedì 9 ottobre 2023, a partire dalle ore 18.00, il Propeller Club – Port of Genoa, ha organizzato la serata inaugurale della Genoa Shipping Week, presso la splendida cornice di Villa Lo Zerbino.

L’evento – iniziato con un aperitivo ed un momento d’accoglienza da parte dei giovani della Guardia Costiera Ausiliaria – è stato arricchito dalla piece teatrale “Le assicurazioni marittime vanno in scena!”, che ha raccontato, con toni simpatici, la nascita e lo sviluppo delle assicurazioni marittime.

A seguire si è tenuta la Cena di Gala con Tavola Rotonda, sul tema

                                                      Shipping ed assicurazioni marittime:
                                                                       Due sfide in parallelo

che ha visto come relatori (in ordine alfabetico): Alessandra CORSI, Jean-Louis JAUMIN, Martyn LOCKE, Stefano MESSINA e Paolo TAGLIABUE.

 In apertura, la Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i numerosi presenti e i relatori, dando anche il benvenuto ai nuovi Soci Luca Abatello (Gruppo Circle), Cinzia Borghi (Mistral Corporation Sagl), Paolo Gattoli (Ing. de Ferrari & C. s.a.s) ed Antonio Mortola (Mortola Yacht & Ship Brokers s.n.c.) ai quali è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club. È stata poi occasione per porgere alcuni saluti istituzionali: Pino Coccia (Tesoriere The International Propeller Clubs nazionale) ha portato i saluti del Presidente Umberto Masucci; Davide Falteri (Consigliere Delegato Comunale) ha portato il saluto del Sindaco di Genova, Marco Bucci, mentre Stefano Balleari (Consigliere Regionale) ha portato quelli del Presidente regionale Giovanni Toti. Inoltre, Paolo Pessina (Presidente Assagenti) nel salutare i presenti, ha voluto ricordare i numerosi eventi che compongono la Genoa Shipping Week e i grandi risultati in termini di prenotazioni.

È stato poi dedicato un momento per il saluto dell’Ammiraglio Piero Pellizzari, neo Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova, il quale ha evidenziato come essere al comando del Porto di Genova, primo scalo nazionale, sia motivo di grande orgoglio, facendo scattare un applauso spontaneo tra i presenti.

La Presidente Boi ha lasciato poi la parola al Vicepresidente Enrico Molisani, organizzatore e moderatore della Tavola Rotonda, che ha introdotto i relatori.

Il primo intervento è stato di Stefano Messina (Presidente Gruppo Messina S.p.A.), il quale ha osservato come il settore assicurativo marittimo sia fondamentale per le compagnie di navigazione e il mondo dello shipping in generale. In Italia, e soprattutto a Genova, il settore assicurativo marittimo è rappresentato da elevate professionalità. Nonostante ci sia un eccesso di capacità, il mercato italiano risulta solido e stabile. Al momento, ha osservato che la gestione finanziaria delle compagnie assicurative sta ottenendo risultati positivi anche grazie all’aumento dei tassi di interesse. Nel complesso, per il relatore il settore assicurativo risulta essere dotato di figure ad elevata professionalità, oltre ad essere dinamico e sempre più trasparente grazie alla digitalizzazione. Tuttavia, esistono anche rischi legati alla sicurezza informatica e quindi è importante dotarsi di coperture assicurative complementari per evitare potenziali vuoti nel momento in cui si verificassero queste minacce.

Alessandra Corsi e Paolo Tagliabue (rispettivamente Associate Client Advisor e Head of FINPRO & PEMA di Marsh) hanno affrontato l’attuale argomento del cyber-risk. Esso è sempre più importante nel contesto dell’imprenditoria, a causa della sempre più insistente digitalizzazione delle attività aziendali. Questo rischio in realtà riguarda tutte le aziende, comprese quelle del settore “marine”, e non solo quelle che operano nel settore digitale. Negli ultimi anni, il mercato assicurativo ha risposto alle novità introducendo polizze ben specifiche per il cyber-risk, ma è stato ricordato che valutare questo rischio è obiettivamente complesso a causa delle diverse realtà dei settori e delle sfide che riguardano la definizione delle coperture. Nel settore marittimo, la digitalizzazione delle infrastrutture ha portato ad un aumento delle minacce informatiche, rendendo sempre più imprescindibile la presenza di adeguate coperture assicurative: infatti le polizze per il cyber-risk coprendo i danni da attacchi hacker e le perdite derivanti da incidenti informatici, risultano essere un elemento sempre più necessario per la salvaguardia delle imprese. L’obiettivo è personalizzare la gestione del cyber-risk ad ogni singola impresa e quindi creare una polizza assicurativa su misura.

Martyn Locke (Client Director di Xenia Broking Group) ha osservato che l’assicurazione del credito commerciale rappresenta una importante forma di protezione contro il rischio di non pagamento o insolvenza da parte dei clienti. Il relatore ha anche rilevato che, in seguito agli eventi difficili degli ultimi anni, partendo dalla pandemia da virus COVID-19, il mondo sta affrontando rischi geopolitici sempre più complessi, come agitazioni in varie regioni del mondo, ad esempio in Israele. Questo scenario, unito alla previsione di un aumento dei tassi di interesse, metterebbe a dura prova molte imprese. L’industria marittima in particolare è considerata vulnerabile alle insolvenze, quindi l’assicurazione del credito rappresenta un modo per mitigare questa tipologia di rischi.

Stefano Messina è poi intervenuto rilevando l’importanza di conoscere i propri clienti e come questo aspetto possa influire sulla catena logistica. Ha sottolineato che l’attuale politica aziendale del Gruppo Messina sia piuttosto rigida nella selezione della propria clientela, non prevedendo l’assicurazione sul credito, e grazie a questo hanno un tasso di soddisfazione dei pagamenti vicino al 100%. Stefano osserva che un’ottima forma di “assicurazione” risieda appunto nella selezione dei clienti. Tuttavia, quando si verificano insolvenze nel settore, il loro impatto è significativo.

Jean-Louis Jaumin (Partner di Strongroom-Intelligence Sagl) ha evidenziato come l’industria finanziaria sia sottoposta a nuove norme globali tese ad assicurare la migliore conoscenza delle controparti e quindi prevenire il rischio di credito, ma anche l’antiriciclaggio e la lotta al finanziamento del terrorismo. Il settore dell’industria finanziaria ha ricevuto l’anno scorso diverse sanzioni per violazioni delle norme per oltre 5 miliardi di dollari. Seguire e conoscere le controparti diventa sempre più importante, ma poche società offrono informazioni corrette e aggiornate, creando difficoltà e costi elevati per le aziende. Ha anche sottolineato come la Strongroom-Intelligence sia specializzata nella compliance technology ed offra un sistema che aggrega e analizza in modo efficiente tali informazioni: in aggiunta, è in grado di erogare servizi di monitoraggio per garantire il rispetto delle norme e individuare eventuali criticità. Infine, ha osservato come sia fondamentale trovare un partner affidabile ad un prezzo ragionevole, per garantire il successo nell’industria finanziaria.

Martyn Locke ha rilevato che l’attività assicurativa sia fortemente influenzata dalla conoscenza del cliente, anche al fine di evitare errori come quello di assicurare una società “sbagliata”. Infatti errori di questo tipo possono portare a conseguenze significative come la bancarotta. Pertanto, è cruciale condurre un processo approfondito di Know Your Client, che pertanto richiede un’indagine dettagliata.

Al termine della Tavola Rotonda, la Presidente Giorgia Boi, ha voluto porgere un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ed, in particolare, ai relatori ed al moderatore, ai quali ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte del Propeller Club di Genova.

 

                                 

 

GRANDI YACHT:  Fenomeno mondiale di creatività e tecnologia ed emblema della cantieristica leader del nostro paese

Martedì 11 Luglio, alle ore 19.00, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto una riunione conviviale, organizzata dal nostro Consigliere, ing. Lorenzo Pollicardo, presso lo Yacht Club Italiano con relatori (in ordine alfabetico):

               Giorgio Cassetta – Vincenzo Poerio – Lorenzo Pollicardo

Sul tema:

“GRANDI YACHT:  FENOMENO MONDIALE DI CREATIVITA’ E TECNOLOGIA ED EMBLEMA DELLA  CANTIERISTICA LEADER DEL NOSTRO PAESE”

L’incontro, moderato da Riccardo MASNATA, della testata Super Yacht 24, è iniziato alle ore 19.00 e, dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti e i relatori, dando il benvenuto ad un nuovo Socio (Dott. Pierluigi Portalupi) a cui è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.

Successivamente è stato dedicato un momento speciale per salutare l’Ammiraglio Sergio LIARDO, che ha appena lasciato la Direzione Marittima della Liguria e il Comando del Porto di Genova. Durante questo momento, gli è stato rivolto un commiato e un ringraziamento sincero per il suo impegno e la sua dedizione nella sua attività rivolta al mare ed alle coste liguri. Allo stesso tempo, è stato anche dato un caloroso benvenuto all’Ammiraglio Piero PELLIZZARI, che ha assunto tali ruolo e funzioni proprio pochi giorni fa.

Il momento è stato reso ancora più significativo con la consegna di due ricordi per gli Ammiragli e con un brindisi per augurare “buon vento” ad entrambi.

La Presidente ha lasciato poi la parola ai Consiglieri Stefano Balleari e Lilli Lauro, i quali hanno portato i saluti istituzionali in rappresentanza della Regione Liguria.

Successivamente l’organizzatore della serata, ing. Lorenzo POLLICARDO, ha dato inizio alla Tavola Rotonda, un’occasione significativa per discutere alcuni temi legati all’ideazione, alla costruzione e all’allestimento dei grandi yacht. L’ing. Pollicardo, riportando alcuni dati, ha evidenziato l’importanza del settore italiano nella produzione di yacht oltre i 30 metri: circa il 52% delle imbarcazioni in costruzione a livello globale sono provenienti dal nostro paese.

Nel complesso, la flotta mondiale degli yacht sopra i 30 metri raggiunge le 6.000 unità: di queste una media di 1450 viene sottoposta a lavori di ristrutturazione ogni anno. Tuttavia, diventa sempre più importante anche l’attività di retrofit per adeguare le imbarcazioni alle nuove motorizzazioni ecologiche.

Di fronte a questi dati, è necessario interrogarsi sulle sfide del settore. I relatori della serata hanno cercato di dare una risposta a questo quesito.

Vincenzo POERIO – Presidente Fondazione ISYL ITS Academy Settore nautico e logistica – ha sottolineato che i punti chiave del successo che hanno permesso la crescita del mercato degli yacht in Italia sono: creatività, capacità di adattarsi ai cambiamenti e possibilità di offrire prodotti personalizzati con maggiore facilità, nonché fornire un’assistenza di massimo livello ai clienti. L’ing. Poerio ha poi ribadito l’importanza della formazione e, in particolare, degli Istituti Tecnici Superiori  (ITS), mettendo in evidenza la necessità per il settore della cantieristica di favorire l’arrivo di lavoratori stranieri in Italia e poi di riuscire a trattenere il loro talento nel nostro paese.

Giorgio CASSETTA – Cassetta Yacht Designers – si è invece concentrato su ciò che i clienti di yacht richiedono. Si tratta generalmente di persone consapevoli delle proprie opinioni, ma che non sono pienamente istruite riguardo agli yacht. Pertanto, la prima cosa che chiedono è un rapporto di fiducia. Spesso i clienti non hanno un’idea precisa della barca che desiderano e hanno bisogno di essere guidati nella scelta del prodotto che potrebbe soddisfarli. Il dott. Cassetta si è poi concentrato sulla formazione e sulla disponibilità di professionisti di questo settore. Oggi, i nuovi designer giovani hanno una buona formazione teorica, ma non sufficiente per sviluppare un pensiero critico che li renda efficaci sul lavoro. Inoltre, non sempre sono adeguatamente preparati ad utilizzare gli strumenti tecnici necessari.

Successivamente si è tenuto un interessante dibattito, reso tale dalle domande ed osservazioni di  Armando Capurro e Piero Pellizzari.

Al termine del dibattito la Presidente Giorgia Boi ha voluto porgere un cordiale ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti – tra cui l’avv. Marcello Maresca che ha reso possibile l’evento allo Yacht Club – ed, in particolare, ai relatori e al moderatore, ai quali ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club di Genova. Ha poi augurato a tutti i presenti una bellissima estate, dando puntamento al prossimo anno sociale.

Cordiali saluti