Martedì 24 settembre 2024, il Propeller Club – Port of Genoa ha organizzato in apertura del nuovo anno sociale, la prima riunione conviviale presso la splendida location dell’Hotel Bristol Palace, che ha visto come relatore il Prof. ENRICO MUSSO (neo-Presidente dell’Aeroporto di Genova, oltre che Professore universitario e Coordinatore del Corso di Laurea in Economia e Management Marittimo Portuale dell’Univ. di Genova e Direttore del CIELI) sul tema, molto attuale ed interessante:

                                                                       “PORTO/AEROPORTO

                                                      UN BINOMIO VINCENTE PER GENOVA?”

L’incontro è iniziato alle ore 19.00 e, dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti ed il relatore, dando il benvenuto a tre nuovi Soci Cap. Lorenzo Cervone di Ignazio Messina & C. S.p.A., Dott.ssa Giulia Dodaro di Consorzio Global e Dott. Emanuele Faranda di Ignazio Messina & C. S.p.A. a cui è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.

Successivamente ha lasciato la parola al Sindaco Marco BUCCI il quale ha portato i saluti istituzionali del Comune di Genova, e ha raccontato di aver accumulato 5 milioni di miglia viaggiando frequentemente tra Genova e gli Stati Uniti, cercando sempre di partire da Genova per amore della sua città, auspicando che anche i cittadini facciano lo stesso per far crescere l’Aeroporto. Ha sottolineato l’importanza di usare lo scalo locale e ha evidenziato il grande vantaggio logistico di Genova: una piattaforma logistica concentrata in pochi chilometri costituisce un’opportunità che andrebbe sfruttata al massimo.

Successivamente la Presidente ha lasciato la parola al relatore della serata, ENRICO MUSSO, il quale ha sviluppato la propria relazione partendo dalla storia dell’Aeroporto di Genova. Ha sottolineato l’importanza di comprendere come questo scalo sia nato e si è evoluto nel tempo, evidenziando il contributo dell’idroscalo, attivo fin dagli anni ’20. Ha citato i primi voli di linea, tra cui quelli della società SANA e della SISA, che collegavano Genova con altre città italiane e straniere.
Ha sottolineato inoltre il paradosso della posizione dell’Aeroporto di Genova, che, pur essendo collocato in una città economicamente importante, si trova tra il ventesimo e il venticinquesimo posto per traffico a livello nazionale. Si è concentrato su come migliorare questa situazione, sfruttando le opportunità e i punti di forza della Regione.

Ha poi ripercorso la storia dello sviluppo dell’Aeroporto moderno, che ha visto la sua inaugurazione nel 1962 su una penisola artificiale, costruita attraverso grandi lavori di sbancamento. La struttura attuale è stata aperta nel 1986, con l’introduzione dei primi Jetways in Italia.
Il relatore si è poi concentrato sulla situazione attuale dell’Aeroporto di Genova e le sue prospettive future, sottolineando che nel 2019, il traffico passeggeri aveva raggiunto 1,5 milioni, ma a seguito della pandemia di Covid-19, si è registrata una lenta ripresa, che nel 2023 non ha ancora superato i livelli pre-pandemia, sebbene il traffico nazionale sia tornato ai livelli del 2018.
Ha poi presentato dati sul traffico attuale, indicando che i voli domestici rappresentano il 60%, mentre il 40% sono voli internazionali. Ha notato che il 61% dei passeggeri utilizza compagnie low-cost e ha evidenziato il basso utilizzo dell’Aeroporto da parte dei crocieristi, che tendono ad arrivare in altre città prima di raggiungere il porto, nonostante Genova sia un importante hub per le crociere, con il 24% dei passeggeri crocieristi in Italia.
Il Prof. Musso ha parlato delle opportunità di sviluppo per l’Aeroporto, nonostante la concorrenza degli aeroporti vicini come Nizza, Torino e Milano. Ha affermato che Genova, con una popolazione significativa nella sua area di catchment, potrebbe migliorare i collegamenti aerei attraverso hub internazionali.
In particolare, ha sottolineato il potenziale turistico, specialmente per le crociere, dove Genova è una delle principali città italiane. Ha presentato un potenziale mercato di crocieristi molto più ampio rispetto ai numeri attuali. Ha quindi indicato la necessità di attrarre più passeggeri all’Aeroporto di Genova, migliorando le connessioni e i servizi di trasporto.
Il relatore ha infine presentato a un programma di investimenti nel Porto di Genova, che include il revamping dell’Aeroporto, con miglioramenti già in corso come il rifacimento del sistema di gestione dei bagagli e una nuova area extra Schengen. In particolare, ha evidenziato l’importanza della nuova stazione ferroviaria di Genova Aeroporto, che faciliterà l’accesso all’aeroporto grazie a un moving walk, rendendo più rapidi e comodi i collegamenti con la città e i terminal crocieristici. Questa innovazione permetterà un miglior flusso di passeggeri, specialmente crocieristi, e contribuirà a potenziare l’attrattività dell’aeroporto per il turismo e le crociere.

Dopo l’interessante relazione, si è aperto un dibattito, molto articolato.

Giorgia Boi ha sottolineato l’importanza di distinguere tra il traffico aereo in arrivo e in uscita da Genova, per trovare le migliori soluzioni per incentivare i movimenti. Ha evidenziato la necessità di migliorare l’attrattiva dell’Aeroporto attraverso accordi con le compagnie di navigazione ed un miglioramento dei servizi. Ha anche sottolineato che, data la limitata popolazione di Genova, occorre attrarre passeggeri dalle regioni circostanti, risolvendo i problemi di viabilità.

Enrico Musso ha concordato, evidenziando che la fruibilità dell’Aeroporto dipende anche dalle infrastrutture stradali e ferroviarie e riconoscendo i problemi attuali con le autostrade. Ha affermato che la nuova stazione ferroviaria potrebbe contribuire a migliorare la situazione, ma non risolve completamente il problema.

Alla domanda di Marco Novella sul traffico Cargo, il relatore ha risposto spiegando che in passato il traffico combinato mare-aereo è stato limitato a causa delle diverse esigenze delle merci. Tuttavia, in futuro, con l’aumento del traffico merci e la congestione delle infrastrutture stradali, potrebbe esserci un’opportunità per una maggiore integrazione tra Porto e Aeroporto di Genova. Ha evidenziato l’importanza di collaborazioni tra spedizionieri e l’Aeroporto per sviluppare questa piattaforma logistica, a patto che ci sia domanda di mercato.

Renato Causa ha sottolineato che Genova era un hub importante per il cambio degli equipaggi marittimi e che l’Aeroporto potrebbe ancora servire a questa funzione. Una volta, queste operazioni erano concentrate a Genova, ma ora sono diminuite. Enrico Musso, concordando sull’importanza di mantenere questo servizio, ha avvertito che altre città, come per esempio Barcellona, potrebbero rubare il ruolo di Genova, compromettendo anche le forniture di bordo e altre attività collegate. Ha sottolineato quindi la necessità di difendere le eccellenze di Genova in un contesto sempre più competitivo.

Fabio Capocaccia ha ricordato che negli anni ’90 e 2000 l’Aeroporto di Genova, controllato al 60% dall’Autorità portuale, gestiva circa un milione di passeggeri, con l’obiettivo di raggiungere 2,5 milioni. Tuttavia, oggi non si è ancora arrivati a 1,5 milioni, poiché i passeggeri sono aumentati negli aeroporti vicini. Crede che il piano presentato da Musso possa risolvere questo problema e portare a un aumento significativo dei passeggeri, sottolineando anche l’importanza delle crociere, che stanno riprendendo dopo il Covid.

Federico Martinoli ha sollevato la questione su come organizzare il pooling dei crocieristi, dato che provengono da molte località diverse. Enrico Musso ha risposto che, sebbene non si possa partire da tutte le destinazioni possibili, esistono aree con una certa concentrazione di crocieristi, come Germania e Scandinavia. Crede che collegamenti aerei da città come Berlino, Stoccolma e Edimburgo possono facilitare l’arrivo dei turisti in Liguria, che attira sempre più visitatori internazionali. Con più voli disponibili, ci sarebbero anche più passeggeri.

Eugenio Massolo si è poi domandato perché MSC non sia stata inclusa nella gestione dell’Aeroporto di Genova, dato il suo potenziale nel settore crocieristico. Il relatore ha risposto che la decisione era già stata presa prima del suo arrivo. Ha sottolineato che il Consiglio di Amministrazione deve cercare un socio privato interessato allo sviluppo di Genova, non necessariamente un gestore aeroportuale: appare necessario attrarre investitori e ottenere le migliori condizioni, accogliendo eventualmente MSC se decidesse di partecipare. La priorità è trovare un partner che possa contribuire allo sviluppo dell’Aeroporto, anche se non ha esperienza nella gestione aeroportuale.

Carlo Silva ha espresso preoccupazione riguardo alla concorrenza che il terzo valico potrebbe portare allo sviluppo dell’Aeroporto di Genova. Enrico Musso ha risposto affermando che è favorevole alla concorrenza e che, se l’Aeroporto diventasse piu’ competitivo, potrebbe attrarre passeggeri da altri aeroporti, ove si renda più facile l’accesso a Genova. Ha sottolineato che il miglioramento delle infrastrutture potrebbe incentivare i viaggiatori a scegliere Genova, invece di aeroporti congestionati come Linate.

Lorenzo Cervone ha chiesto se lo sviluppo dell’Aeroporto e il problema del cono aereo sono stati considerati in relazione alla movimentazione del carico, in particolare riguardo all’altezza delle gru e alle strutture nella zona di Sampierdarena. Il relatore ha affermato di non avere al momento risposte sul cono aereo.

Infine, il Sindaco Marco Bucci ha rilevato la discrepanza tra il numero di abitanti di Bergamo (200.000) e i suoi passeggeri (14 milioni), sottolineando che Bergamo ha attratto passeggeri grazie a un hub low cost. Ha così affermato che Genova ha bisogno di una “scintilla” per decollare, con un’operazione simile a quella di Bergamo. Enrico Musso ha riconosciuto che ci sono varie compagnie low cost e che Genova potrebbe essere l’hub per una di esse, ma ha evidenziato la forte competizione con altri aeroporti. Il Sindaco ha ribattuto affermando che si tratta di una questione di competitività, ritenendo, ad esempio, che se una compagnia lavorasse a Genova gratuitamente, potrebbero verificarsi cambiamenti significativi.

Al termine della serata, molto coinvolgente, la Presidente Giorgia Boi ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i numerosissimi partecipanti ed, in particolare, al relatore, a cui ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club di Genova e ha dato appuntamento al prossimo appuntamento di ottobre.

PORTO/AEROPORTO UN BINOMIO VINCENTE PER GENOVA?