Martedì 14 maggio 2024, il Propeller Club – Port of Genoa ha organizzato una riunione conviviale presso l’Hotel Bristol Palace, che ha visto come relatore l’ing. UGO SALERNO (Pres. Es. Rina S.p.A.) sul tema, molto attuale ed interessante:
“TRANSIZIONE ENERGETICA E DIGITALIZZAZIONE
LO SHIPPING AD UN PUNTO DI SVOLTA”
L’incontro è iniziato alle ore 19.00 e, dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia Boi ha salutato e ringraziato i presenti e il relatore, lasciando la parola al Sindaco Marco Bucci il quale ha portato i saluti istituzionali del Comune di Genova, e all’assessore Alessio Piana presente in rappresentanza della Regione Liguria.
Successivamente la Presidente ha lasciato la parola al relatore della serata, ing. UGO SALERNO, il quale ha incentrato il proprio discorso sulla fase di transizione energetica e digitalizzazione che sta attraversando il settore dello shipping: in particolare, le navi stanno affrontando sfide epocali, come la decarbonizzazione.
A ben vedere, le navi sono particolarmente difficili da decarbonizzare a causa della loro autonomia energetica limitata e dei costi elevati associati alla transizione verso fonti energetiche più sostenibili e gli armatori sono incerti su come affrontare questa sfida, a causa della complessità legata alla decarbonizzazione delle navi e alla ricerca di soluzioni energetiche sostenibili.
Indubbiamente gli obiettivi di decarbonizzazione sono sfidanti e riguardano tutto il settore del trasporto marittimo. Per raggiungere tali obbiettivi, sono necessarie soluzioni come l’efficienza energetica, l’uso di combustibili a basse emissioni come l’LNG e il metanolo, e lo sviluppo di biocarburanti e combustibili neutri come gli e-fuels. La transizione verso fonti energetiche più pulite comporta sfide legate alla disponibilità di tecnologie efficienti, alla densità energetica, ai costi e alle infrastrutture necessarie per supportare l’utilizzo di queste nuove soluzioni.
Inoltre, il relatore ha affermato che si sta assistendo ad una crescente digitalizzazione nel settore dello shipping, con l’uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale.
Le tecnologie digitali possono indubbiamente migliorare l’efficienza e la sicurezza delle navi, dei porti e dei cantieri. La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione nel settore marittimo, con l’utilizzo di visite in remoto e l’implementazione di sistemi intelligenti a bordo.
Tuttavia, sono presenti sfide legate ai costi energetici, alla protezione da attacchi cyber e alla gestione dei dati.
Il relatore ha concluso sostenendo che il futuro del settore marittimo verrà ad includere navi fortemente automatizzate, gestite in parte da equipaggi e in parte da sistemi digitali. La formazione degli equipaggi diventa dunque essenziale per adattarsi alle nuove tecnologie e alle nuove esigenze del settore ed è importante investire nella formazione e nell’aggiornamento professionale per garantire che gli equipaggi siano preparati a gestire le navi del futuro.
La collaborazione tra industria, istituzioni accademiche e autorità regolatorie sarà essenziale per guidare la transizione verso un settore marittimo più sostenibile.
Dopo l’interessante relazione, si sono avuti alcuni interessanti interventi che hanno posto interrogativi molto significativi.
Innanzitutto il Presidente di Confitarma, Mario Zanetti, ha domandato se il modello con cui si affrontano le sfide degli obiettivi in esame è orientato al pensiero multidisciplinare, considerando che la Commissione Europea sembra essere molto prescrittiva anziché ascoltare coloro che devono raggiungere gli obiettivi. Il relatore ha risposto sottolineando la mancanza di ascolto da parte della Commissione Europea verso le industrie coinvolte e suggerendo che invece di prescrivere delle regole dovrebbero proporre degli obiettivi e consultarsi con le industrie prima di fissare date e obiettivi.
E’ poi seguito l’intervento dell’Ammiraglio Piero Pellizzari – Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria – il quale in particolare ha chiesto quali saranno le esigenze energetiche delle navi nei porti tra 30 anni e come i porti dovranno adattarsi a queste esigenze. Il relatore ha spiegato che attualmente non c’è una soluzione unica e che i porti dovranno essere flessibili e adattabili per poter gestire diversi tipi di combustibili, come l’idrogeno, il metanolo e il metano liquido. Ha sottolineato l’importanza di evitare l’inquinamento durante il rifornimento delle navi e ha fatto cenno alla necessità di condotte per il trasporto di CO2 liquida. Ha concluso affermando che i porti dovranno essere pronti ad adeguarsi alle nuove esigenze energetiche delle navi, senza peraltro poter avere una risposta definitiva al momento, dipendendo da future variabili.
Giorgia Boi ha riflettuto sul fatto che il mondo tecnologico è proiettato verso il futuro e sta fornendo soluzioni interessanti, ma al tempo stesso il dato normativo risulta ancora insoddisfacente e indietro rispetto alle necessità tecnologiche. Il relatore concorda in parte, affermando che le norme vanno sviluppate, ma sottolinea che anche la tecnologia ha ancora molti aspetti da affinare. Avverte che l’Europa deve evitare di restare indietro rispetto ad altri paesi che investono in tecnologia e sottolinea l’importanza di trovare soluzioni tecnologicamente valide prima di definire le norme.
Filippo Aragone ha poi chiesto in che modo il Rina si rapporta al cambiamento tecnologico delle navi ed alla loro classificazione ed il relatore ha spiegato che le navi vengono seguite e valutate in base alle norme esistenti. Ovviamente quando arriveranno sul mercato navi alimentate ad ammoniaca ed idrogeno, si dovranno applicare le norme deputate a tale innovazione.
Infine, Marco Novella ha affermato che l’armamento è gravato da molte norme e costi. Ci potrebbe essere la tentazione di cambiare radicalmente obiettivo aziendale per affrontare meglio i costi e le norme IMO, dell’Unione Europea, di classe e di bandiera che colpiscono gli armatori. Bisogna avere coraggio nell’affrontare queste sfide e trovare soluzioni innovative, magari pensando a raccogliere la CO2 a terra o ad altre iniziative. Ritiene sia importante essere rapidi nel seguire le norme, ma anche evitare di applicarle in modo eccessivamente complicato.
Al termine della serata, molto coinvolgente, la Presidente Giorgia Boi ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i numerosi partecipanti ed, in particolare, al relatore, a cui ha consegnato un presente come segno di stima e di apprezzamento da parte di tutto il Propeller Club di Genova e ha dato appuntamento al prossimo appuntamento di giugno.