Cara Socia, Caro Socio,

Martedì 14 Giugno, alle ore 19.15, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto una riunione conviviale presso il Ristorante “Al Settimo Cielo” del Grand Hotel Savoia con relatori (in ordine alfabetico):

Luca Apicella, Giuseppe Fornaroli, Alessandro Grasso, Sergio Liardo, Eugenio Massolo, Enrico Molisani, Mauro Rattone

                                                                                                      Sul tema:

                                      “LO SHIPPING DEL DOMANI: DRONI SUL MARE!”

L’incontro è iniziato alle ore 19.15 e, dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente Giorgia BOI ha salutato e ringraziato i presenti e i relatori, presentando un nuovo Socio (ing. Antonio Inches) a cui è stato consegnato l’attestato di appartenenza al Club.

Ha lasciato poi la parola al moderatore della serata Dott. Renato CAUSA, il quale, dopo aver introdotto l’argomento, ha presentato i diversi relatori, lasciando in primis la parola all’Ammiraglio Sergio LIARDO, Comandante del Porto di Genova – Direttore Marittimo della Liguria.

L’Ammiraglio ha incentrato il proprio discorso sulla situazione dell’utilizzo dei droni per il controllo dei mari, segnalando che tra le varie attività svolte dalla Guardia costiera ha un rilievo importante il monitoraggio dei traffici mercantili.  Quest’attività si estende al mare e di conseguenza si è reso necessario sviluppare determinate capacità, che si estrinsecano nell’utilizzo dei droni, tali da dare la possibilità di controllare specifiche attività, il tutto contenendo i costi.È stato svolto un percorso volto ad ottenere determinate autorizzazioni che, seppur complicato, è stato portato a termine.
Da alcuni anni la Guardia Costiera lavora con Emsa: Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima. Quest’agenzia ha fornito un drone di grandi dimensioni che viene utilizzato per svolgere attività di monitoraggio del traffico e viene inoltre utilizzato dalla Guardia Costiera per il monitoraggio e la salvaguardia dei cetacei.

In seguito, Mauro RATTONE, Direttore Scuola Droni Aeroclub Genova, si è concentrato sui percorsi di formazione per ottenere gli attestati di pilotaggio.
Dopo il 31 Dicembre è operativo un nuovo Regolamento che impone a tutta l’Europa di adeguarsi aspecifiche regole in materia. In particolare, in ogni nazione c’è un’autorità competente e per ogni nazione bisogna essere consapevoli delle leggi in vigore al fine di comportarsi in modo adeguato in base alla disciplina vigente.
Attualmente i corsi partono da un corso base fino ad arrivare a corsi specifici BVLOS in cui l’operatore tramite un monitor potrà monitorare tutta l’attività che il drone sta facendo non a vista. Senza patentino si può comunque utilizzare un piccolo drone di meno di 250 grammi; resta però consigliato seguire un corso per acquisire la geo-consapevolezza che garantisce la conoscenza dei luoghi in cui non possono essere utilizzati i droni.

Il Dott. Giuseppe FORNAROLI, Direttore Bizmodel di Novara, si è innanzitutto soffermato sull’importanza della consapevolezza nell’utilizzo dei droni, resa possibile grazie alle normative presenti oggi.
Attraverso un video il relatore ha poi presentato diverse tipologie di droni in commercio. A partire da semplici droni, si passa a droni che permettono di fare i voli in BVLOS, fino ad arrivare al drone che è un convertiplano.
In generale, questi droni sono caratterizzati da un’elevata tecnologia e sono ottenuti con dei costi molto ridotti.
Inoltre, possono essere applicati a diversi utilizzi in ogni campo: oltre che per attività ludiche, sono per esempio utilizzati in guerra o per controllare linee elettriche.
Il relatore ha concluso affermando che nonostante oggi sia un mondo ancora un po’ sconosciuto, sicuramente sarà destinato a svilupparsi ulteriormente.

Il Dott. Eugenio MASSOLO, Presidente FAIMM, si è soffermato sull’importanza dei progetti legati all’industria 4.0. Il ministero dell’istruzione invita infatti il sistema degli istituti tecnici italiani ad agire in questo campo.
Il relatore ha poi introdotto il progetto presentato dal Comandante Luca Apicella, lasciandogli così la parola.

Il Cap. Luca APICELLA (FAIMM) ha iniziato il proprio discorso descrivendo le complessità presenti quando si vuole passare da un prodotto chimico A ad un prodotto chimico B su una chimichiera.
Quest’operazione, che consiste sostanzialmente in un lavaggio, richiede numerosi test e diverse azioni che comportano per gli armatori elevati tempi e costi e per il personale di bordo grossi sforzi e turni di lavoro esagerati. Inoltre, gli incidenti all’interno degli spazi confinati sono ancora molti. L’idea avuta è quella di realizzare un software, che permetta al drone di svolgere determinate attività, in precedenza svolte dal personale di bordo, andando così ad ottimizzare i tempi di lavaggio, i costi, a garantire le necessarie ore di riposo agli equipaggi e ad aumentare la sicurezza sul lavoro.

L’Ing. Alessandro GRASSO, R.I.Na, ha incentrato il proprio intervento sulla descrizione delle tecniche di ispezione remota: tecniche che permettono all’ispettore di completare l’attività d’ispezione senza avere la necessità di essere fisicamente in corrispondenza della struttura su cui bisogna fare l’ispezione. Queste tecniche comprendono l’utilizzo di diversi oggetti tra cui, per esempio, i droni.
La ragione principale per cui si è andati ad operare in questo campo è una ragione di sicurezza e contemporaneamente c’è la possibilità di avere vantaggi in termini di costi e di tempi.
Un ultimo progetto iniziato nel 2018, attraverso l’utilizzo di panel industriali, ha portato allo sviluppo di tecnologie molto più mature di quelle precedenti.
L’obbiettivo prefisso è duretto ad ottenere un risultato dell’ispezione attuata con questa tecnologia almeno equivalente a quello che si otterrebbe con un’ispezione tradizionale; di conseguenza è sorta la necessità di individuare delle procedure di test che permettano di valutare le performances di questi strumenti.

L’Avv. Enrico MOLISANI, MR International Lawyers, si è inizialmente soffermato sulla necessità dello sviluppo della normativa di stare al passo della tecnologia. Necessarie sono state le modifiche al Codice della Navigazione del 42, sia per quanto riguarda la nomenclatura, sia per quanto riguarda l’oggetto.
Si è inoltre passati da una normativa nazionale ad una normativa comunitaria, molto più ampia che conferisce un principio di uniformità maggiore.
Il relatore ha proseguito descrivendo la traslazione che ha caratterizzato il drone. Quest’oggetto, che nasce inizialmente per attività ludiche, arriva oggi ad avere un utilizzo che copre addirittura un range della logistica nel suo complesso. I droni possono essere infatti utilizzati nell’ambito della sicurezza della navigazione, nell’ambito di operazioni in un terminal in tema di sicurezza rispetto alla gestione di operazioni di carico o scarico dei contenitori da una nave e per effettuare controlli nell’ambito della pirateria.
Il relatore ha concluso affermando che per poter passare da un utilizzo sporadico ad un utilizzo quotidiano dei droni a bordo di una nave sono peraltro necessari altri interventi a livello nazionale nell’ambito della disciplina dell’utilizzo dei droni.

Importanti spunti di riflessione sono arrivati dalle domande dell’Avv. Marcello Maresca, della Presidente Giorgia Boi, del Dott. Filippo Aragone, dell’Ing. Armando Capurro.

Al termine del dibattito, la Presidente Giorgia Boi ha ringraziato tutti i partecipanti, consegnando ai relatori un presente da parte del Propeller Club e dando appuntamento al prossimo evento del Club di Luglio che chiuderà l’anno sociale.

Con i più cordiali saluti

 

     

 

Propeller Report 14 giugno

Propeller lettera soci – 14 giugno

Lo shipping del domani: droni sul mare!