Cara Socia, Caro Socio,

Giovedì 7 Aprile 2022, alle ore 19.15, il Propeller Club – Port of Genoa ha tenuto una riunione conviviale presso il Ristorante “Al Settimo Cielo” del Grand Hotel Savoia, organizzato dal Consigliere, ing. Ezio Palmisani, con relatori (in ordine alfabetico):

Tommaso Acerbi, Giorgio Bernardini, Thomas Lamberti, Gabriele Maestri, Francesca Picasso, Stefano Tamborini, Luca Tixi, Matteo Zangrandi.

Sul tema:

“L’INNOVAZIONE LEGATA ALL’ECONOMIA DEL MARE VISTA E RACCONTATA DAI GIOVANI”

L’incontro è iniziato alle ore 19.15 con un saluto da parte dell’Ammiraglio Sergio Liardo.
Dopo l’aperitivo e la cena, la Presidente GIORGIA BOI ha ringraziato i presenti e i relatori, cedendo poi la parola all’Assessore Francesco Maresca, per i saluti istituzionali del Comune di Genova, il quale ha mostrato particolare entusiasmo nei confronti dei progetti realizzati da questi giovani ragazzi.

Successivamente, l’ingegnere e consigliere EZIO PALMISANI, organizzatore e moderatore della serata, ha introdotto gli ospiti: giovani che, attraverso l’unione di innovatività e fantasia, hanno dato vita a due progetti: NOWTILUS e BIIN.

Il Consigliere Palmisani ha quindi lasciato la parola ai relatori, in primis a STEFANO TAMBORINI, Direttore di Wylab che, all’interno del progetto Nowtilus, ha svolto un ruolo fondamentale coordinando tutti i lavori. Il relatore ha incentrato il proprio discorso sul percorso che subisce questo progetto dalla nascita fino alla sua fase conclusiva.
Durante il programma di incubazione viene dato supporto alla nascita della start up e a fare impresa, andando in particolare a fare un’analisi di mercato, per capire quale sia il bisogno che vogliono soddisfare. Nella fase conclusiva del progetto vengono coinvolti gli investitori e le aziende per supportare i ragazzi delle start up.

FRANCESCA PICASSO, Partnership & Startup Manager Wylab, ha descritto nowtilus come un progetto nato nel 2020 e un percorso di innovazione ideato dalla regione Liguria, dedicato soprattutto ai giovani liguri per sviluppare idee innovative e tecnologiche legate all’economia del mare.
La “mission” è quella di supportare aziende della regione Liguria.
Da un’analisi di mercato del territorio, il primo dato che è risultato è che Il numero di start up in Liguria è tra i più bassi in Italia.
Gli obbiettivi sono quelli di diffondere la cultura imprenditoriale, la cultura dell’innovazione e della digitalizzazione e quello di identificare delle soluzioni innovative che potessero supportare le aziende partner del progetto, la creazione di un network e coinvolgere tutti gli attori di un settore per poter crescere e potersi contaminare uno con l’altro.

GIORGIO BERNARDINI, studente di informatica e Co-Founder BeInn, ha incentrato il proprio discorso su BeInn: una start up che ha svolto il programma di incubazione di Nowtilus. Essa consiste nella creazione di un robot che ha vinto le olimpiadi nazionali di robotica e il quale obbiettivo era quello di migliorare le condizioni di vita dell’uomo o dell’ambiente. In particolare, la “mission” di Beinn è quella di aiutare l’ambiente lavorando su due fronti: un fronte di “educateiment”: organizzando laboratori per ragazzi a cui viene insegnata la robotica e vengono sensibilizzati verso le tematiche ambientali. Il secondo fronte è la creazione di un secondo progetto: ovvero un robot in grado di identificare gli idrocarburi e assorbirli migliorando così le condizioni dell’ecosistema marino.

LUCA TIXI: Founder di Outbe, si è soffermato sul messaggio che Outbe vuole trasmettere: ovvero l’importanza di conoscere e sperimentare la natura al fine di proteggerla. Ciò rappresenta la mission di Outbee.
Nel modello presentato dal relatore a trarne benefici sono: le persone, la natura, l’economia e la scienza.
In particolare, uno dei loro obbiettivi è quello di risolvere il problema del “green washing” che consiste nel presentare le attività di un’azienda come attività ecosostenibili, cercando di occultare l’impatto ambientale negativo.
Il relatore ha concluso descrivendo due progetti che Outbe sta portando avanti incentrati sul monitoraggio della plastica e sul monitoraggio della biodiversità terrestre.

Successivamente l’ing. Palmisani ha presentato la seconda parte della serata incentrata sul progetto BIIN e ha lasciato la parola a MATTEO ZANGRANDI, Project Manager Vulkan.
– Il relatore ha iniziato il proprio discorso soffermandosi sul significato dell’acronimo BIIN: battello, innovativo, ibrido, modulare.
Il battello ha un utilizzo prettamente da lavoro: trasporto di merci e passeggeri all’interno dei porti.
L’innovatività del progetto è rivolta ad ottenere qualcosa di “ecofriendly”: cerca in particolare di sfruttare l’idrogeno come fonte energetica. E’, inoltre, ibrido in quanto mischia la fonte energetica diesel con una fonte energetica a batterie e in particolare utilizza batterie innovative che consentono una maggiore sicurezza, hanno un impatto ambientale molto basso e sono 100% riciclabili. Modulare fa riferimento alla flessibilità di questo battello e all’avvicinarsi alla sostituzione dell’idrogeno agli idrocarburi.
Il relatore ha inoltre parlato delle diverse modalità di navigazione del battello tra cui: modalità elettrica, modalità generatore e modalità diesel.

TOMMASO ACERBI, Project Engineer Names, ha incentrato il proprio discorso sulla progettazione di questo battello e sull’importanza che riveste la tecnologia: viene infatti realizzato un modello 3D computerizzato dettagliato che servirà poi da guida durante tutto lo sviluppo del progetto.
La progettazione del battello procede con la valutazione e la stima degli spazi a disposizione, dei pesi della struttura, di tutti i componenti che si prevede verranno installati e necessariamente la loro collocazione a bordo.
Infine, il relatore si è concentrato sulle modalità di galleggiamento del battello.

GABRIELE MAESTRI: maestro d’ascia e amministratore del cantiere Costruzioni Navali Tigullio -Castagnola Giovanni- che sta portando avanti il cantiere cercando di riprendere la tradizione delle costruzioni in legno e installando all’interno delle imbarcazioni una parte tecnologica, ha sottolineato che il loro contributo al progetto BIIM è quello di migliorare questo sistema, sostituendo la resina epossidica e il carbonio con resina naturale e tessuti di origine naturale. In particolare, stanno cercando di combinare la parte artigianale con una parte più tecnologica e di industrializzarsi, riuscendo così ad accontentare il cliente in base a ciò che chiede, anche grazie all’aiuto di architetti e ingegneri.

– Infine, THOMAS LAMBERTI, amministratore BluEnergy, ha incentrato il proprio discorso sulla parte più innovativa del progetto, ovvero sul concetto di idrogeno. Attraverso un video ha mostrato come l’idrogeno, strumento adottato da questo battello, riuscirà a produrre energia elettrica.
Importanti spunti di riflessione sono arrivati dal dibattito che ne è seguito.

Al termine del dibattito, la Presidente Giorgia Boi ha ringraziato i relatori, tutti i partecipanti ed, in particolare, l’organizzatore ing. Ezio Palmisani a cui ha consegnato un “crest” come segno di riconoscimento da parte del Propeller Club nei confronti suoi e della Duferco Engineering che ha fortemente contribuito al successo della serata.

 

Con i più cordiali saluti

Elisa Mazzola

Propeller Lettera Soci Evento 7 Aprile

Propeller Report 7 aprile

 

             

L’innovazione legata all’economia del mare vista e raccontata dai giovani